Caso Ruby, Bossi: “Berlusconi poco furbo, la telefonata in Questura non doveva farla lui”

Pubblicato il 31 Ottobre 2010 - 20:46 OLTRE 6 MESI FA

Umberto Bossi

Umberto Bossi è piuttosto risentito per la telefonata fatta personalmente in Questura dal premier nel caso Ruby. ”Mi pare che non ci sia niente di penale”, ha risposto il ministro delle riforme ai giornalisti. ”Però – ha aggiunto, riferendosi sempre alla telefonata – è chiaro che Berlusconi poteva farla fare a un altro. Chiamava me, chiamava Maroni. E’ meglio non farla quella scelta lì. Berlusconi forse poteva essere un po’ più furbo”.

”Logicamente – ha aggiunto il leader della Lega – i veri scandali vengono nascosti puntando su Berlusconi. I veri scandali – ha sottolineato – sono quelli che si sono trovati di fronte quelli che hanno fatto il concorso per diventare notai e si sono trovati davanti quelli di Roma e quelli del Sud che avevano già il tema in mano. Quelli sono i veri scandali – ha ribadito il ministro – qui hanno colpito Berlusconi per coprire e per nascondere i veri scandali del Paese”.

Il leader della Lega è andato oltre lo scandalo di questi giorni e ha parlato anche delle sorti del governo. Cade a gennaio? ”Non lo so” ma in ogni caso ”a gennaio spero di finire definitivamente il federalismo. Un governo tecnico verrebbe fatto col preciso compito di bloccare il federalismo. Oddio – ha aggiunto Bossi – la Lega se la caverebbe perché il Nord muoverebbe delle masse enormi contro il centralismo italiano”.

Una “stoccata” anche alla presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia: ”Emma, quando c’è difficoltà, è inutile che aggiungi difficoltà a difficoltà”. Così Bossi ha commentato le critiche del presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, rivolte al premier dopo lo scandalo Ruby.