Tutto su Gianroberto Casaleggio, “l’influencer” di Beppe Grillo

Chi è Gianroberto Casaleggio? L’influencer di Beppe Grillo, ovvero il “cofondatore” del Grillo politico. Il capo dell’organizzazione (aziendale) del MoVimento 5 Stelle. Provate a sostituire internet con la televisione, i grillini con i venditori di Publitalia, i Meetup con i club: otterrete che Casaleggio sta a Grillo come Marcello Dell’Utri sta a Silvio Berlusconi. Idee (e look) agli antipodi, ma uguale allergia alla democrazia interna.
Il profilo Gianroberto Casaleggio sul sito della Casaleggio Associati
Il profilo Gianroberto Casaleggio sul sito della Casaleggio Associati

ROMA – Chi è Gianroberto Casaleggio, milanese classe 1954? Personaggio dalla biografia complessa e misteriosa che il suo incontro più importante lo ha fatto a 50 anni. Accadde a Livorno, aprile 2004: uno strano tizio entrò nel camerino di Beppe Grillo. Era Casaleggio. Lo stanzino si riempì di idee (e di capelli). Fu un colpo di fulmine: i due non si sono più lasciati. Così Casaleggio racconta l’episodio:

Ho scritto molti articoli e alcuni libri sulla Rete. Nel 2004 Beppe Grillo ne lesse uno: «Il Web è morto, viva il Web», rintracciò il mio cellulare e mi chiamò. Lo incontrai alla fine di un suo spettacolo a Livorno e condividemmo gran parte delle idee.

Questa invece è la versione di Grillo (scritta nella postfazione di Web Ergo Sum, Sperling & Kupfer):

 “Venne in camerino e cominciò a parlarmi di Rete. Di come potesse cambiare il mondo. Non conoscendolo lo assecondai. Gli sorrisi. Cercai di non contrariarlo. Temevo di ritrovarmi una chiocciola o un puntocom in qualche posto sensibile. Era molto convinto di quello che diceva. Pensai che fosse un genio del male o una sorta di San Francesco che invece che ai lupi e agli uccellini parlasse a Internet. (…) Ebbi, lo confesso, un attimo di esitazione. Strinsi gli occhi. Casaleggio ne approfittò. Mi parlò allora, per spiegarsi meglio, di Calimero il pulcino nero, Gurdjieff, Giorgio Gaber, Galileo Galilei, Anna di York, Kipling, Jacques Carelman e degli adoratori del banano. Tutto fu chiaro, era un pazzo. Pazzo di una pazzia nuova, in cui ogni cosa cambia in meglio grazie alla Rete. Aziende democratiche, persone al centro di ogni processo, intermediazioni economiche e politiche soppresse, libera circolazione di idee, abolizione della proprietà intellettuale. […] Ce n’è abbastanza per rinchiuderlo. È un individuo oggettivamente pericoloso e socialmente utile”.

Un incontro che cambiò la vita di entrambi. La cosa più evidente fu nel rapporto di Grillo con i computer e internet. Il comico che sfasciava tastiere e monitor durante i suoi spettacoli cambiò radicalmente idea sulle tecnologie digitali e sul web. Di lì a poco, alla fine di gennaio 2005, nacque il blog www.beppegrillo.it. Il blog è stato da subito uno dei più cliccati e Grillo è diventato una delle personalità più importanti della Rete al mondo, come riconosciuto per più anni di fila anche dalla rivista americana Forbes.

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