Il consigliere che fece assumere i figli: “Erano disoccupati, che dovevo fare?”

GENOVA – “Quando ero all’ufficio di presidenza del Consiglio regionale ho chiesto ‘posso assumere anche mio figlio?’ e mi hanno detto di sì”: è stato così che Franco Rocca, consigliere regionale Pdl della Liguria, ha fatto assumere i propri figli. “Erano disoccupati, che dovevo fare?”, ha spiegato in un’intervista a Repubblica. “Sono un padre come tutti gli altri. Avevo due figli disoccupati e c’è stata l’occasione di farli lavorare. Ma nella massima legalità”.

Le assunzioni risalgono al 29 dicembre del 2009. Due contratti a tempo determinato, ci tiene a sottolineare Rocca. “Era un contratto di qualche mese (quattro: il primogenito Marco a 1600 euro mensili, 45 giorni per Paolo a 3200 euro lordi, ndr), se avessi tutte ‘ste raccomandazioni oggi Marco, che è ingegnere, non sarebbe ancora disoccupato”.

Marco è consigliere comunale Pdl a Chiavari, Paolo ora è geometra in uno studio i cui titolari sono o sono stati consulenti del Comune dove lei è consigliere.

“Marco fa l’amministratore anche per acquisire esperienza che un giorno gli servirà nel suo lavoro, quanto a Paolo non capisco cosa ci sia di male se uno dello studio lavori per il Comune di Zoagli”.

“Io lavoro almeno otto-nove ore per la Regione e altre tre o quattro per il Comune, ho sempre interpretato il ruolo di amministratore come di uno che risolve i problemi, ho cambiato il volto di Zoagli facendo arrivare fondi per 60 miliardi di vecchie lire. Mi hanno eletto con il 78% dei voti, sa? Prima con Biasotti, poi con il Pdl, e se domani mi presentassi con Burlando sarebbe la stessa cosa. Io sono un cittadino, sono uno di loro, lavoro e cerco di aiutare i miei figli, altro che casta”.

Al cronista che gli domanda se non poteva farlo con i suoi soldi, Rocca risponde: “Sa quanta gente aiuto personalmente, uno che deve pagare una multa, l’affitto, delle cure mediche? E poi dei 50 mila euro che avevo a disposizione tra 2005 e 2010 come membro della segreteria di presidenza ne ho lasciati in cassa quasi 20 mila. Ho usato quello che serviva”.

Rocca risponde anche sull’assunzione del sindaco di Zoagli, Rita Nichel: “Mica nascon tutti ricchi, e fare il sindaco non ti mantiene nonostante il grande impegno che richiede… e infatti lo sa quanti sindaci e assessori lavorano a contratto in Regione?”.

Anche sulle spese per due cene ai bagni Silvano e 80 euro di dolci su cui indaga la Procura Rocca ha una giustificazione: “Le cene le organizzai dopo che venni eletto battendo di pochi voti Gianni Plinio. La prima fu con ingegneri e dipendenti del comune di Zoagli, la seconda con avvocati di Chiavari per spiegare quale sarebbe stato il mio nuovo ruolo e come avrei potuto svolgerlo al meglio. I biscotti li portai, invece, agli anziani di una casa di riposo di Zoagli che visitai a Ferragosto, nessun mistero”.

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