D'Alema: "Le liste civiche impoveriscono la democrazia"

Pubblicato il 7 Giugno 2012 - 19:57 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 7 GIU – ''Oggi ci occupiamo di Antonio Gramsci. Della politica e delle primarie ci occuperemo domani''. Massimo D'Alema ha mantenuto per tutta la giornata il proposito di non commentare quanto gli e' stato attribuito da qualche giornale: un dissenso sulla candidatura di Bersani alle primarie. Cosi' ai giornalisti non e' rimasto che prendere atto del diniego e dedicarsi anche loro all'ultimo libro di Beppe Vacca sul fondatore dell'Unita'.

''I partiti – ha detto il presidente del Copasir nel suo intervento – sono soggetti costitutivi della nostra democrazia. Questa e' una riflessione che nasce dal passato ma che e' di grande attualita' anche oggi''. L'esponente del Pd ha accennato al clima che ha caratterizzato alcune fasi storiche del dopoguerra, ''quando si e' tentato di delegittimare i partiti perche' i poteri forti volevano manovrare liberamente, mostrando insofferenza per chi rappresentava in Parlamento la scelta democratiche delle urne''. Secondo l'ex presidente del Consiglio, anche il ricorso alle liste civiche come alternativa ai partiti ''e' un drammatico impoverimento della democrazia''. Al dibattito hanno partecipato, tra gli altri, Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd e Pierluigi Castagnetti (Pd), il quale ha accostato la figura e l'esperienza di Gramsci in prigione a quella di Aldo Moro.