Bossi incontra il card. Bagnasco e apre un nuovo fronte di tensione con Berlusconi

Pubblicato il 3 Settembre 2009 - 20:19| Aggiornato il 4 Settembre 2009 OLTRE 6 MESI FA

Bossi continua a dare il tormento a Silvio Berlusconi. Dando evidenza fisica e eversiva all’intenzione di un rapporto diretto tra la Lega e la Chiesa, giovedì sera ha incontrato il card. Angelo Bagnasco, presidente della Cei. 

Il rapporto Lega- Vescovi può rappresentare una nuova complicazione per Berlusconi, specialemente nel momento in cuio sta cercando di ricucire i rapporti con i vertici della Chiesa cattolica, dopo le tensioni dell’estate.ù

Il leader del Carroccio, Umberto Bossi e il capo dei vescovi italiani si sono incontrati a Roma alle 18,30 e il colloquio è durato un’ora.

Dopo il colloquio, Bossi è ripartito in aereo per il Nord Italia. Per una coincidenza, Bossi e Bagnasco si sono parlati nella serata del 3 settembre, proprio nel giorno in cui il direttore di Avvenire, Dino Boffo, ha presentato le sue dimissioni in seguito all’attacco partito dalle colonne del quotidiano “Il Giornale”, diretto da Vittorio Feltri.

Da giorni negli ambienti leghisti si parlava di un colloquio tra i due, cui ha partecipato anche il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli. Calderoli aveva detto al “Giornale”: «Con il Vaticano non vedo nessuna crisi di rapporti. Governo e Chiesa sono due sfere diverse. Che poi si possano seguire percorsi condivisi è positivo, e si continuerà a farlo».

Lasciandosi alle spalle il dio Po, Bossi si è definito in questi giorni «il vero difensore delle radici cristiane».

L’incontro con Bagnasco segue di 24 ore l’intervista rilaasciata al quotidiano Libero dal ministro dell’Interno Roberto Maroni, nella quale aveva rivendicato per la Lega la presidenza di tre regioni: Piemonte, Lombardia e Veneto. Oggi aveva replicato il ministro degli Esteri Franco Frattini: no a Lombardia, no a Veneto, Piemonte se po’ fa’.

L’incontro Bossi – Bagnasco ha un forte valore simbolico e lancia un forte messaggio a Berlusconi da una parte e alla base leghista dall’altra. Bossi infatti tende a avocare alla Lega il rapporto con la Cei, lasciando al Governo quello con i vertici Vaticani, almeno per ora. Il senso è: il Nord è la parte più importante d’Italia, la Lega è il partito più rappresentativo del Nord, la Lega è quindi il partito titolato a rapprresentare l’Italia del Nord con l’episcopato italiano.