Fuori Fabri Fibra dal primo maggio, Jovanotti: “Min.Cul.Pop dei sindacati”

Pubblicato il 18 Aprile 2013 - 09:28| Aggiornato il 25 Gennaio 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il “Min.Cul.Pop. dei sindacati”: la definizione ha il copyright di Jovanotti, che su Twitter sintetizza così la decisione dei sindacati, organizzatori del concertone del primo maggio a Roma, di escludere Fabri Fibra dal palco. Testi misogini e violenti, l’accusa al rapper lombardo, censura di memoria fascista ribatte Jovanotti ricordando il ministero della cultura popolare d’epoca fascista che decideva su ogni forma d’espressione.

”Mi sembra assurda questa censura a Fabri Fibra da parte del minculpop dei sindacati. Fibra è un acceleratore di immagini, la sua è arte”, scrive Jovanotti su Twitter. La presenza di Fabri Fibra al Concertone era stata ufficialmente annunciata il 3 aprile scorso alla presenza dei sindacati. ”Siamo abbastanza interdetti. Sono profondamente amareggiato”, commenta l’organizzatore Marco Godano, che spiega: ”Da Fabri Fibra ho trovato dei chiarimenti, di qua invece delle decisioni che non condivido, ma che devo rispettare. Una cosa di questo genere non era mai avvenuta”, aggiunge. ”L’artista in quanto tale ha tutta la mia stima. Spero che il Concertone abbia la forza di superare pure questo”. Fabri Fibra ha risposto alle accuse con un intervento sull’Huffington Post, spiegando che ”il rapper non prende una posizione sulla canzone che scrive: è l’ascoltatore che è costretto a riflettere e a prendere una posizione”, condannando il femminicidio, ”uno dei peggiori crimini che si possano commettere”. Ma non è bastato.

A protestare per prima era stata l’associazione femminista D.i.r.e. Ecco uno dei testi contestati, un passaggio dalla canzone “Venerdì 17”:

Il fatto è che sto immaginando la faccia del tuo ragazzo dietro le sbarre come una testa di cazzo come quel tipo che è entrato in casa dei tuoi genitori con una bottiglia di vino e un mazzo di fiori andando col cappotto verso l’attaccapanni parlando con la tua sorellina di dodici anni che è stata ritrovata il giorno dopo nello sgabuzzino senza vestiti con un taglio nell’intestino e le budella nel cestino la sborra sul cuscino il sangue sul lavandino e cola sul tappetino