Fan di Galan sul web: “Il Veneto alla Lega non glielo daremo”

Pubblicato il 18 Dicembre 2009 - 15:56 OLTRE 6 MESI FA

Giancarlo Galan

Giancarlo Galan ha definito “un errore” e “un tradimento” la scelta di non essere  nuovamente candidato come governatore del Veneto. Ora sul web appaiono diversi commenti che esprimono solidarietà al governatore del Pdl: «Galan, presenta una lista civica: siamo tutti con te». Mentre su Facebook nascono diversi gruppi per appoggiare l’eventuale corsa solitaria del governatore, sul sito ufficiale del Pdl Veneto si commenta: «Silvio non tradirci; e non rinnegare la promessa fatta a Porta a Porta prima delle ultime europee».

Nel Pdl il nodo della scelta del candidato alla presidenza del Veneto ha richiesto mesi di incontri e discussioni, ma già poche ore dopo la decisione di assegnare alla Lega nord la presidenza del Veneto che mette in campo candidati illustri come Luca Zaia o Flavio Tosi, sono arrivati diversi commenti indignati sul web. Al centro delle polemiche la promessa di Berlusconi fatta all’inizio di giugno durante una puntata di Porta a Porta. Un utente scrive: «Per le europee siamo andati tutti a votare per dare il segnale che il Veneto non è solo dei leghisti».

E non si nascondono le preoccupazioni: «Il rischio è l’anarchia totale nel partito». Su Facebook nasce anche il gruppo «A Roma hanno deciso: il Veneto alla Lega, ma noi non glielo daremo!» che si propone di riunire «tutti coloro che non vogliono accettare questa imposizione mettendo da parte la volontà dei veneti». C’è chi scrive: «No alla Lega, è secessionista», «ci avete venduti alla Lega, vergognatevi». E ancora:«La Lega è amata perché parla alle paure della gente. Parla di sicurezza, di “scacciare gli stranieri” e di Roma ladrona». Si ipotizzano nuove alleanze: «Il Veneto non può e non vuole essere verde, uniamoci con tutti i moderati».

I commenti degli elettori di Galan non lasciano spazio a dubbi:«Presidente corra con una lista civica, saremo tutti con lei». E poi: «Non sono d’accordo e non obbedirò». Tra i tanti commenti a favore di Galan anche chi accetta le decisioni e sostiene la linea dei vertici del Pdl: «Non condivido la scelta, ma dopo quattordici anni bisogna cambiare».

Sul sito ufficiale di Giancarlo Galan, in prima pagina c’è un post di una visitatrice che presenta l’attuale governatore come colui che «meglio di tanti altri esprime il nostro pensiero». A proposito della Lega, gli elettori del Pdl spiegano perché non gradiscono molto la politica del Carroccio: «fanno una politica del tombino, noi invece siamo per una politica dei valori» e ancora: «I leader emergenti leghisti sono giovani sindaci, tutti protesi sul particolare e privi di una visione “alta” del loro ruolo nonché del valore della politica in generale. Questa loro mentalità chiusa e limitata stride con la loro giovane età: nell’era di internet, del multiculturalismo, i sindaci leghisti vietano il kebab, in quanto cibo non tradizionale; pretendono finanziamenti per tradurre cartoni animati in dialetto; anzi qualcuno in dialetto vorrebbe pure la celebrazione della Messa».

Intanto, c’è già chi sta raccogliendo firme per sostenere Galan. In un sondaggio online inoltre, ben il 79% dei partecipanti dichiara di “non votare mai” un candidato leghista presidente della Regione.