L’Idv protesta contro la scorta a Razzi e Scilipoti: “E’ un premio del governo”. Loro: siamo minacciati di morte

Pubblicato il 15 Marzo 2011 - 10:05 OLTRE 6 MESI FA

Domenico Scilipoti

ROMA – L’Idv protesta contro la scorta concessa a due ex Idv come Antonio Razzi e Domenico Scilipoti. Loro però replicano: siamo oggetto di minacce e di una campagna di odio, la scorta ci serve e non costa nemmeno troppo.

Ad attaccare gli ex compagni di partito è in particolare Stefano Pedica che dice: “Li hanno premiati perché appoggiano la maggioranza. Il governo ha sprecato 300 milioni di euro, non accorpando i referendum. E ora hanno dato la scorta, come premio, a persone come Razzi e Scilipoti che hanno tradito l’Idv per appoggiare la maggioranza”.

I due però non ci stanno e spiegano la loro condizione. Razzi fa sapere di non aver chiesto la scorta e di essere continuamente oggetto di minacce. Scilipoti è sulla stessa linea: “Ma vi sembra un premio questo? È una condanna. Non l’ho chiesta io la scorta. Mia figlia di nove anni l’altro giorno voleva uscire per andare a vedere i carri di Carnevale, ma io non potevo, e si è messa a piangere. Vi sembra un premio?”.

Scilipoti parla delle minacce che gli sarebbero arrivate: “Le dico le ultime mail di ieri: ‘Ti aspetta il plotone di esecuzione’. E poi: ‘Farai la fine dei samurai, ti taglieremo la testa’. L’altro giorno sono entrato in un bar e il cameriere si è messo a dire ‘ndranghetisti, mafiosi’. Si rivolgeva verso di me. Questo è il risultato di tutto il fango che mi è stato buttato addosso”.