Inchiesta Rai-Agcom. Berlusconi indagato per concussione e violenze da Trani

Pubblicato il 15 Marzo 2010 - 18:59 OLTRE 6 MESI FA

Il presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, è formalmente indagato dalla procura di Trani nell’inchiesta Rai-Agcom, insieme al direttore del Tg1, Augusto Minzolini, e  al commissario dell’Agcom, Giancarlo Innocenzi.

Al premier sono contestati i reati di concussione e “violenza o minaccia ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario”. Il direttore del Tg1 è  indagato per violazione dell’articolo 379 bis del Codice penale: “Rivelazioni di segreti inerenti a un procedimento penale” per non aver osservato il divieto imposto dal pubblico ministero, Michele Ruggiero, di non rivelare a terzi il contenuto dell’interrogatorio a cui fu sottoposto a Trani il 17 dicembre 2009 nell’ambito delle indagini sulle carte di credito American Express.

Infine per Innocenzi  si ipotizza il reato di favoreggiamento personale (art.378 del Codice penale), in relazione alle dichiarazioni fatte nel corso di un’audizione dinanzi agli investigatori in cui avrebbe negato di aver ricevuto pressioni da Berlusconi per chiudere “Annozero”.

Prima che fosse confermata l’iscrizione nel registro degli indagati, il premier aveva commentato al Gr1: «scandalizzato perché a Trani ci sono state palesi violazioni di legge: è una iniziativa grottesca che tuttavia non mi preoccupa affatto poiché sono intervenuto a destra e a manca contro i processi in tv e le mie sono posizioni non soltanto lecite ma doverose».

«Se davvero a Trani si prospetta nei confronti del presidente Berlusconi la concussione e la violenza o minaccia a corpo politico, amministrativo o giudiziario, si è fuori da ogni logica e in una situazione giuridicamente inconcepibile e intollerabile». Lo afferma l’avvocato del premier, Niccolò Ghedini che aggiunge: «E’ evidente che la competenza territoriale non può che essere della Procura di Roma ed è quindi ovvio che tutti gli atti di indagini in corso sono in violazione di legge, così come è altrettanto evidente che se non si trattasse del Presidente Berlusconi si sarebbe già addivenuti ad una immediata archiviazione».