Intercettazioni, ministero della giustizia: “Circoscritto il segreto di Stato”

Pubblicato il 2 Giugno 2010 - 14:22 OLTRE 6 MESI FA

L’emendamento sul segreto di Stato presentato dal governo al ddl intercettazioni nasce “dall’esigenza di conformarsi alla decisione” della Corte Costituzionale sul caso Abu Omar. E’ un emendamento che “lungi dall’allargare” anzi “circoscrive, riducendone la portata, il testo già approvato dalla Camera”. A sottolinearlo è una nota del ministero della Giustizia.

“L’emendamento proposto alle comunicazioni dei servizi – afferma la nota del dicastero di Via Arenula – specifica che il segreto di Stato è opponibile nei soli casi in cui siano state intercettate comunicazioni di servizio degli appartenenti al Dipartimento delle informazioni per la sicurezza o ai servizi di informazione per la sicurezza ovvero comunicazioni che contengano notizie relative all’assetto o all’attività funzionale del Dipartimento e dei servizi o che a tali attività siano direttamente riconducibili”.

“L’opponibilità del segreto – prosegue la nota – è, così, circoscritta all’attività funzionale dei servizi e non può esser fatta valere al di fuori di questo ristretto ambito. Ciò è in linea con quanto chiesto dal senatore Casson e da altri senatori con la questione pregiudiziale presentata al Senato e con i principi generali in materia di segreto di Stato affermati dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 106/2009, sul caso ‘Abu Omar'”.