Ladri in casa o negozio, sparare si può (anche se non si dice): turbamento esclude colpa

di Riccardo Galli
Pubblicato il 25 Ottobre 2018 - 11:21 OLTRE 6 MESI FA
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Ladri in casa o negozio, sparare si può (anche se non si dice): turbamento esclude colpa

ROMA – Sparo libero per tutti o, con poca fantasia, licenza di uccidere. Palazzo Madama ha approvato la riforma della legittima difesa fortissimamente voluta dalla Lega di Matteo Salvini. Riforma incardinata sulla volontà di tutelare chi subisce furti o rapine e che con un articolo, votato anche dal Pd oltre che dalla maggioranza più FdI e FI, dà di fatto sempre e comunque ragione a chi ha sparato. Se infatti la norma diventerà legge così come è stata approvata a palazzo Madama – e i numeri lasciano immaginate che così dovrebbe andare -, la difesa sarà sempre legittima e uno stato di ‘turbamento’ giustificherà tutto. Sparo compreso.

Con una maggioranza schiacciante il Senato ha approvato la riforma della legittima difesa, quella legge criticata spesso in passato dalla Lega e dalla destra in generale e che aveva portato in tribunale cittadini che avevano sparato verso dei ladri, a volte oltre i limiti di quello che era, e ancora è, considerato legittimo. Oggi infatti la difesa per essere legittima deve essere proporzionata all’offesa. Chi possieda regolarmente un’arma per intendersi può sparare contro chi sta direttamente minacciando la sua vita o quella dei suoi familiari. Ma non può sparare a chi sta scavalcando la siepe del giardino per scappare, ad esempio. Con 195 sì e 52 no palazzo Madama cambia ora le cose. Le reticenze grilline su questo provvedimento targato Lega si sono ammorbidite dopo l’accordo sulla manovra e gli ultimi emendamenti sono stati ritirati. Ai voti della maggioranza si sono aggiunti quelli di Fratelli d’Italia e di Forza Italia e, su un articolo particolarmente importante, anche quelli del Pd e così la la norma è stata licenziata e aspetta ora di andare alla Camera.

Le nuove regole stabiliscono in primis che la difesa sarà sempre legittima, e quell’avverbio sempre è scritto a chiare lettere nella legge: “Chi compie un atto per respingere l’intrusione posta in essere agisce sempre in stato di legittima difesa”. Difesa dunque sempre e comunque legittima. Questa la premessa che si esplicita poi nell’articolo 2, quello che ha avuto anche i voti dem con conseguente polemica interna al Pd, che esclude nelle varie ipotesi di legittima difesa domiciliare la punibilità di chi, “trovandosi in condizioni di minorata difesa o in stato di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo, commette il fatto per la salvaguardia della propria o altrui incolumità”.

E’ chiaro che la norma così formulata permetterà a tutti quelli che possiedono un’arma regolarmente denunciata (cacciatori, appassionati di tiro a segno e proprietari di armi da fuoco a qualsiasi titolo) di sparare indiscriminatamente a chi entri nella loro proprietà. Casa o esercizio commerciale che sia perché, ovviamente, la legge vale anche per furti o rapine in un bar, in un ristorante o in un benzinaio. Potrà sparare essendo sicuro di non finire nell’infernale girone della giustizia italiana chi scopre un ladro nottetempo dentro casa sua che sta minacciando la sua vita, e potrà sparare chi, alzandosi di notte, magari senza trovare gli occhiali, dovesse vedere un’ombra in giardino, salvo scoprire poi che si trattava di qualcuno che aveva bevuto troppo e perso la strada.

La novità della legge è in sostanza questa: si potrà sparare, sempre, senza temere di finire nel tritacarne di un processo. Lo potrà fare anche chi già poteva, ma senza la paura della lentezza di un giudizio; lo potrà fare anche chi oggi non può e lo potrà fare persino chi non dovrebbe. Perché, anche quando si tratterà di un ladro che stava scappando senza aver rubato nulla perché scoperto (ergo un delinquente ma non per questo un individuo meritevole di morte), la difesa sarà comunque legittima e altrettanto legittimamente lo sparatore potrà dire di essere ‘turbato’ nel momento in cui ha premuto il grilletto.