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Luigi Amicone è morto a 65 anni: ciellino e direttore di Tempi, diede battaglia su aborto, eutanasia e temi etici

Luigi Amicone è morto a 65 anni. Lutto nel mondo della politica e del giornalismo milanese per la morte improvvisa dovuta ad un infarto nella notte di Luigi Amicone. Un infarto improvviso durante la notte. Inutili i tentativi di rianimarlo all’ospedale San Gerardo di Monza dopo il trasporto d’urgenza.

Luigi Amicone è morto a 65 anni

Nato il 4 ottobre 1956 a Milano, Amicone aveva 65 anni ed era stato consigliere comunale di Forza Italia dal 2016 fino a poche settimane fa quando non era stato rieletto alle ultime amministrative.

Esponente di Comunione e Liberazione nel 1994, aveva fondato il settimanale Tempi di cui era ancora direttore.

Da questa piattaforma aveva lanciato e organizzato diverse battaglie culturali ispirate dal cattolicesimo militante e e dalla critica ragionata del moderno.

L’aborto, il giustizialismo di Mani Pulite, i matrimoni gay, in ultimo l’eutanasia. Temi che lo hanno visto dall’altra parte della barricata rispetto all’estensione indiscriminata dei diritti umani sganciati da un etica che davvero ponesse l’uomo al centro della sua riflessione.

Il suo è stato un pungolo critico che non faceva concessioni. Pur schierato attivamente nel centrodestra, coglieva la debolezza della leadership muscolare esercitata da un Salvini.

“Ha confuso Milano con Milano Marittima. La gente è sconcertata, si poteva vincere a mani basse ma si va verso una sconfitta a mani alzate”, aveva ammonito alla vigilia dell’ultima tornata elettorale.

 

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