Luigi Zanda: “Da Geithner parole fumose, la caduta fu colpa di Berlusconi”

di redazione Blitz
Pubblicato il 13 Maggio 2014 - 21:35 OLTRE 6 MESI FA
Luigi Zanda

Luigi Zanda

ROMA – Parole generiche e fumose quelle usate da Timothy Geithner secondo Luigi Zanda, capogruppo Pd al Senato. La caduta di Berlusconi, secondo Zanda, fu solo colpa di Berlusconi stesso.

“Nella loro assoluta genericità e fumosità, le dichiarazioni di Timothy Geithner vanno prese con le molle. È francamente sorprendente che un ex Segretario del Tesoro statunitense usi tanta vaghezza e imprecisione parlando di complotti e disegni politici messi su da non meglio identificati funzionari europei per favorire una crisi politica in Italia”.

“Se la questione è la fine del governo Berlusconi, mi sembra ci sia ben poco da indagare. Berlusconi è caduto per ragioni politiche ben note: il fallimento dell’azione del suo governo in tutti i settori – dall’economia allo sviluppo sociale, dalla politica industriale all’efficienza dei grandi servizi pubblici – e la profonda crisi di credibilità personale sia in Italia che nel mondo”.

“Quanto poi alla sua decadenza da senatore, tutti sanno che è stata determinata da una condanna definitiva per frode fiscale giunta dopo un processo durato più di dieci anni e da una legge, la legge Severino, che lo stesso Berlusconi ha voluto, votato e fatto votare. Comunque – conclude Zanda – se Geithner ha prove, elementi e nomi da fare, li faccia perché il dovere della chiarezza appartiene anche a chi è stato Segretario del Tesoro Usa”.