M5S, i ministeri immaginari: della Felicità, della Pace, dei Bambini... M5S, i ministeri immaginari: della Felicità, della Pace, dei Bambini...

M5S, i ministeri immaginari: della Felicità, della Pace, dei Bambini…

M5S, i ministeri immaginari: della Felicità, della Pace, dei Bambini...
M5S, i ministeri immaginari: della Felicità, della Pace, dei Bambini…

ROMA – Dopo essere salito, senza invito e prima delle elezioni al Quirinale per presentare la lista dei ministri, il partito che voleva governare da solo rese pubblici i suoi dicasteri: quello del Benessere e della Qualità della vita e anche quello della Meritocrazia, e poi quello quello della Felicità, quello dei Bambini e quello della Pace. Potrebbe sembrare, ad un lettore distratto, l’incipit di un testo di Orwell o anche di Rodari. E’ invece la cronaca politica delle ultime ore del Movimento che si avvia ad essere la prima forza politica del Paese, il partito cioè più votato dagli italiani. E’ infatti il capo politico dei pentastellati nonché candidato premier Luigi Di Maio che si è presentato a ‘casa’ del Presidente delle Repubblica per presentare i suoi ministri dieci giorni prima del voto.

“Ho chiesto un appuntamento al segretario generale del Quirinale – ha detto Di Maio – dicendo che, conosco le prerogative, ma volevo comunicare che per cortesia istituzionale vi farò avere i nomi dei ministri prima di renderli pubblici. Non è una forma di accreditamento, non mi permetto di usare il Quirinale per campagna elettorale. Nei prossimi giorni farò avere gli altri nomi”. E nei giorni che sono seguiti dei nomi sono arrivati, come quello del generale di Brigata dell’Arma dei Carabinieri Sergio Costa “che si è distino nella lotta ai crimini ambientali” al ministero dell’Ambiente, ma soprattutto sono arrivati i nomi dei ministeri. Ministeri immaginari che i 5Stelle vorrebbero e che in qualche caso di fantasioso hanno solo il nome, come nel caso del ministero della Sburocratizzazione e Meritocrazia che in realtà altro non sarebbe che il vecchio ministero della Pa.

Restyling a parte chi non vorrebbe un ministero della Felicità e uno della Pace? Lettura fantastica e politica ne sono zeppe e ogni bambino che ha sognato di sistemare il mondo dei grandi ha pensato ad un simile dicastero. Di solito accompagnato da uno per le caramelle e la cioccolata. E poi come non condividere l’idea di un ministero incaricato di vegliare sul Benessere dei bambini e delle bambine? Sorvoliamo sull’infelice assonanza che un’intitolazione di questo tipo potrebbe avere con istituzioni che evocano idee di indottrinamento e omologazione, sarebbe comunque un’idea brillante in un Paese come il nostro alle prese con un ormai consolidato calo demografico, anche se più che un nome sarebbe curioso sapere con che politica s’intende perseguire il nobile fine.

Il ministero della Qualità della Vita ne sarebbe la naturale prosecuzione per chi bambino non è più. Un dicastero incaricato di organizzare un tempo libero di qualità per gli italiani, magari liberandoli dai fine settimana nei centri commerciali e distribuendo gli scudetti anche a quelle squadre che non ne vincono mai. E poi i ministeri che sarebbero dovuti essere ma nemmeno la genuina ed ingenua fantasia grillina riesce a concretizzare. E’ il caso del ministero della Democrazia Diretta, idea amata dal popolo e dai vertici grillini fino a che non si è notato che la democrazia diretta, per essere tale, non dovrebbe passare per un ministero.

Il Presidente Sergio Mattarella, per evidenti ragioni istituzionali, non ha ricevuto Di Maio ed ufficialmente nemmeno la lista dei suoi ministri. Ma alzi la mano chi di noi non avrebbe voluto vedere la sua espressione nella lettura dei dicasteri messi in fila dai discendenti, in senso politico, di quel Gianroberto Casaleggio che teorizzava l’arrivo, il 14 agosto 2054 con le prime elezioni via internet, di Gaia, il nuovo governo mondiale e che credeva che nel corso degli anni il mondo avrebbe subito grandi cambiamenti e nel 2047 ogni abitante della terra avrebbe avuto un account su Earthlink, un social network mondiale.

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