M5s, Nugnes e gli altri dissidenti: “Pronti a votare contro i decreti sicurezza e fisco”

M5s, Nugnes e gli altri dissidenti: “Pronti a votare contro i decreti” (Foto Ansa)

ROMA – La fronda dei dissidenti M5s continua ad aumentare. Paola Nugnes, la senatrice “ribelle”, ha annunciato che non voterà il provvedimenti sul dl sicurezza. “E’ partito male”, dice la Nugnes aggiungendo di essere la “portatrice della visione originaria del movimento”. Intanto il Pd chiede ai dissidenti M5s di farsi avanti, mentre la crepa nel movimento sembra sempre più allargarsi. Dal Tap al decreto sicurezza, passando per la manovra finanziaria, sono molti i nodi che Luigi Di Maio dovrà sciogliere per riportare i delusi M5s dalla sua parte. 

La Nugnes a margine dei lavori della Commissione affari costituzionali del Senato ha spiegato: “Voglio votare contro questo provvedimento, partito male, ma nel caso di un’eventuale fiducia mi riservo di valutare il da farsi. Io sono portatrice della visione originaria, iniziale, del movimento e non condivido questa sua trasformazione alla quale sto assistendo”.

Dario Parrini, capogruppo Pd in commissione Affari Costituzionale, ha dichiarato: “È la prima vera crepa dentro il M5S, e si apre sul tema della sicurezza. Di Maio reagisce nell’unico modo che conosce: espulsioni e manganello, per evitare che il varco aperto dalla senatrice Nugnes, si approfondisca. Ai dissidenti del M5S, il Pd chiede di venire allo scoperto. Vale più la fedeltà all’Italia, che quella alla piattaforma di Casaleggio”. 

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