Manager di Stato, stipendi tagliati. Dal primo aprile tetto a 300mila euro
Pubblicato il 28 Marzo 2014 - 16:18 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – Manager di Stato, stipendi tagliati. E tagliati subito. Dal giorno 1 aprile i compensi dei manager delle società non quotate, direttamente o indirettamente controllate dal Tesoro, saranno massimo di 311mila euro. O come spiega il Ministero: sono soggetti immediatamente al tetto definito in base allo stipendio del presidente della Corte di Cassazione.
Il ministero dell’Economia stila anche un elenco delle società che non rischiano tagli: Enel, Eni, Finmeccanica, Ferrovie, Cdp e Poste.
Il tetto previsto, quindi, è quello del presidente della Corte di Cassazione: 311 mila euro e non quello indicato in un primo momento da Matteo Renzi, del Capo dello Stato, che è di poco superiore ai 250mila. Un criterio oggettivo, quindi, e non uno politico guida la scelta del tetto.
Tre fasce di retribuzione. Gli stipendi con i nuovi tetti saranno strutturati su tre fasce per gli a.d. delle società controllate dal Ministero. Le fasce vengono classificate per complessità in base a valore della produzione, investimenti e numero di dipendenti.
Per ciascuna fascia, specifica il Tesoro, è stato fissato un limite retributivo: per gli amministratori delle società della prima fascia il tetto è pari al 100% del trattamento economico del presidente della Cassazione (311.658,53 euro lordi); per la seconda fascia il tetto è pari all’80%; per la terza fascia il tetto è pari al 50%.