Maroni: “Se me ne sono andato dalla politica è anche perché c’è….Stalin-Salvini”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Gennaio 2018 - 13:09 OLTRE 6 MESI FA
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Maroni: “Se me ne sono andato dalla politica è anche perché c’è….Stalin-Salvini”

ROMA – Maroni Roberto, già compagno di avventura politica di Umberto Bossi, la Lega l’hanno fatta loro. Insieme a tanti altri, ma sono stati loro a farla. Maroni Roberto, ministro nei governi Berlusconi. Maroni Roberto governatore della Lombardia. Maroni Roberto, uno che di politica ha vissuto, si può dire nella buona e nella cattiva sorte. Maroni che non fa politica è difficile da immaginare, tanto quanto che d’ora in poi torni solo e soltanto al suo hobby musicale. Eppure questo Maroni che quando ha detto lascio molti legittimamente hanno pensato lo facesse per…raddoppiare, questo Maroni se ne è andato dalla politica anche perché la politica, qui e oggi, è Matteo Salvini.

Lo dice Maroni in un’intervista al Foglio che Salvini “è stato uno dei motivi che mi hanno spinto a ragionare su un futuro diverso, lontano da questo modo di fare politica”. Attenzione, Roberto Maroni non è una verginella della politica. E’ sopravvissuto e ha gestito il danno gigantesco d’immagine che venne alla Lega e a tutti loro dallo scoprire che famiglia Bossi spendeva per fatti privati i soldi pubblici del partito. Maroni non è anima candida e debole, ha saputo salire sui plachi con la ramazza in mano ad indicare pulizia. Maroni ha trattato con Berlusconi, è stato ministro degli Interni, non è uno che non conosca come la politica sia anche, necessariamente, durezza, contrasto, spietatezza.

Ma una cosa come Matteo Salvini non l’aveva mai vista. O almeno una cosa come Matteo Salvini Roberto Maroni non vuole vederla più se non da lontano. Nell’intervista dice papale papale che Salvini si è comportato con lui come Stalin si comportava con gli altri membri del Pcus che potevano fargli ombra o concorrenza. Dice Maroni: “Qualcuno diceva potevo essere un rischio per lui e quindi Salvini ha fatto con me come Stalin”. Di più e peggio non poteva dire. Però aggiunge anche, sempre rivolto a Salvini che “l’estremismo è la malattia infantile della politica”.

Dunque Salvini un capo politico che si comporta come Stalin e pratica un estremismo infantile quanto violento. Di più e in maniera più concisa e precisa Roberto Maroni non poteva dire.