Marrazzo: si cerca un nuovo video e 3 assegni. Il trans Natalie, clandestina, resta in Italia

Pubblicato il 29 Ottobre 2009 - 09:21 OLTRE 6 MESI FA

Mentre Piero Marrazzo passa i suoi primi giorni in famiglia da ex governatore del Lazio, spunta un nuovo video e si cercano i tre assegni incriminati per il fatidico ricatto. Il trans Natalie, come scrive Carlo Bonini su “La Repubblica” resta in Italia per «motivi di giustizia», nonostante sia clandestina.

I giudici la ascolteranno come testimone, dato che era proprio lei accanto a Marrazzo quella sera di luglio al momento dell’irruzione dei carabinieri in via Gradoli 96. Al centro delle indagini ora c’è la rete di ricatti in cui sarebbero coinvolti anche altri politici, ma anche un nuovo filmato di circa dieci minuti che potrebbe aggiungere dettagli importanti per ricostruire il momento in cui i militari della Compagnia Trionfale, Luciano Simeone e Carlo Taglien­te, entrarono nell’appartamento del trans, proprio mentre l’ex presidente del Lazio era lì.

I primi minuti documentano Marrazzo con il trans, mentre nella seconda parte ci sarebbe la consegna dei 5.000 euro ai carabinieri per garantire la loro discrezione su quanto visto.

Nella sua ricostruzione Marrazzo ha fatto riferimento a tre assegni, uno da diecimila euro e due da cinquemila euro, che però non sono mai stati incassati e soprattutto mai denunciati. Il governatore ha detto di aver affidato la denuncia di smarrimento a un suo collaboratore, ma non c’è tratta del documento.

A infittire ancora di più il giallo resta da definire il ruolo del pappone-spacciatore, Gianguarino Cafasso, morto a settembre per infarto da overdose. Secondo le dichiarazioni dei carabinieri sarebbe stato lui “la talpa” che li avvisava.

Intanto, dopo le dimissioni Marrazzo cerca pace e si raccoglie nella sua villa di Colle Romano insieme alla moglie Roberta Serdoz che ha deciso di restargli vicina per ricucire lo strappo.