Milano, il caso Atm. Pisapia azzera i vertici: sprechi o motivi politici?

Pubblicato il 30 Luglio 2011 - 11:56 OLTRE 6 MESI FA

Giuliano Pisapia (Lapresse)

MILANO – Il caso è quello dell’Azienda Trasporti Milanese con il sindaco Giuliano Pisapia ha deciso di azzerarne i vertici.

Ha fatto piazza pulita del board e ha così spazzato tutto il Consiglio di amministrazione presieduto da Elio Catania.

La Giunta di Milano così, chiamata a deliberare sul rincaro dei biglietti dei mezzi da 1 a 1,5 euro, ha deciso di revocare gli incarichi.

La notizia è stata vista attraverso due lenti diversi dai giornali. Da un lato c’è la Stampa che parla di un Cda sospettato di sprechi e privilegi, precisando che “è infatti nelle facoltà del sindaco, entro 180 giorni dal suo insediamento, revocare incarichi di natura fiduciaria nelle società partecipate dal Comune”.

Dall’altra però c’è Il Giornale che parla di “epurazione” e fa riferimento a Catania, uomo voluto dall’ex sindaco di Milano. Secondo il quotidiano dunque l’intento di Pisapia sarebbe quello di dare un colpo di spugna ai poteri targati Letizia Moratti.

“La purga di Pisapia continua nell’epurazione dei dirigenti – spiega l’ex assessore leghista Alessandro Morelli – non abbia mai centellinato le critiche a Catania quando dovevano essere fatte, ma Atm ha sempre dimostrato di essere una azienda sana e questo è merito anche di una dirigenza che ha lavorato al meglio per la città”.