Pisapia e il Pd: è tempo di poltrone

Pubblicato il 2 Giugno 2011 - 16:38 OLTRE 6 MESI FA

Giuliano Pisapia

MILANO – E’ sulle nomine e sulle poltrone che Giuliano Pisapia ipotecherà il futuro da sindaco di Milano: se saranno 5 anni sereni dipenderà molto dalla scelta di giunta e presidente del Consiglio comunale. A partire dal ruolo di Stefano Boeri, candidato del Pd alle primarie sbaragliato dallo stesso Pisapia. E il Pd ha già fatto presente che, forte dei suoi 20 consiglieri di maggioranza su 29, il sindaco non avrà vita facile se non tiene in considerazione le istanze dei democratici.

Per quanto riguarda il Pd la soglia minima per iniziare a ragionare è di 6 assessori. Come vice ci sarebbero pressioni per il nome di Barbara Pollastrini e quello di Boeri. C’è da dire che Pisapia deve mantenere la promessa di una giunta rosa per metà, a partire dal vicesindaco. Gli assessorati che il Pd vorrebbe sono Expo, Infrastrutture e Cultura, nel caso Maria Grazia Guida, direttrice della Casa della Carità, fosse vice al posto di Boeri. Pisapia deve ancora trovare 6 donne assessore, il tutto mentre il verde Carlo Monguzzi si propone come assessore all’Urbanistica. Il neosindaco ha detto che serviranno due settimane per varare la squadra.

Il Pd punta anche sul cattolico Andrea Fanzago. C’è poi da considerare il candidato terzopolista Manfredi Palmeri, che proprio la settimana prossima vedrà il sindaco. Anche se pesa la sua indecisione ai ballottaggi e proprio per questo potrebbe non “meritare” una ricompensa.