Nichi Vendola: “Su di me solite inchieste e schizzi di fango”

Pubblicato il 13 Aprile 2012 - 14:31 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ''Polveroni e schizzi di fango'': nulla di piu' visto che ''sui giornali di oggi ci sono 100 versioni diverse su quali sono gli atti di accusa' mentre, sempre sui giornali, si pubblicano ''resoconti stenografici di liti tra magistrati fatti nel 2010 relativamente alla possibilita' di aprire una indagine su di me sulla vicenda dell'ospedale Miulli. E invece scopro che sono indagato da 6 mesi''. Nichi Vendola parla del nuovo ''polverone che si e' voluto sollevare'' sul suo nome ma si lamenta ''di non poter essere oggi nella condizione di potermi difendere sull'ultimo schizzo di fango''.

''Le inchieste di cui parliamo da tre anni e mezzo sono sempre le stesse. Hanno semplicemente il dono di una enfasi mediatica molto rilevante perche la Puglia e governata da me. Ma sono sempre le stesse'' ripete il governatore della Puglia che lamenta, invece, l'impossibilita', ad esempio, di accedere agli atti o di capire quali sono i reati per i quali viene accusato.

''Faccio fatica a poter prendere la parola perche' ieri ho ricevuto una carta dove c'erano numeri del codice penale in cui si parla di peculato, ma non si capisce quali siano le accuse'' afferma.