Pdl, Mariastella Gelmini: “Governativi avvelenano dibattito e provocano”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Novembre 2013 - 17:09 OLTRE 6 MESI FA

Pdl, Mariastella Gelmini: "Governativi avvelenano dibattito e provocano"ROMA – ”Per quanto siano ormai evidenti a tutti le difficoltà in cui versano i ministri di centrodestra, vittime di un disegno furbo e inconcludente, da loro stessi architettato e che di ora in ora dimostra sempre più scarsa visione e fiato corto, non trovo giustificabile il tentativo di avvelenare il dibattito che precede l’appuntamento del 16 novembre”. Queste le parole di Mariastella Gelmini, vicecapogruppo vicario del Pdl alla Camera.

”Lo si fa definendo estremisti tutti coloro che sollecitano il governo ad un’azione incisiva (in questo modo illudendosi di guadagnare una sorta di salvacondotto acritico rispetto alla propria azione di governo) evitando un confronto vero sui contenuti della legge di stabilità, scegliendo invece di buttarsi a terra – come nel calcio – simulando l’incattivimento immorale dell’avversario (il metodo Boffo). Lo si fa anche ricordando a Berlusconi la scelta di appoggiare il governo Letta indipendentemente dalle sue vicende giudiziarie, invocando una sorta di diritto alla tranquilla navigazione a prescindere, non curanti del fatto che in modo attivo e compulsivo il nostro maggiore alleato abbia contribuito a stracciare regole e procedure pur di votare la decadenza del nostro leader”.

Gelmini quindi prosegue: “Per chiunque conosca le regole e l’etica di un’alleanza politica questa è una provocazione che non si può accogliere con serena rassegnazione e per di più garantendo il sostegno cieco a Letta perché così facendo ci si relega ad un ruolo subalterno e marginale di totale debolezza nel condurre le nostre battaglie sulla casa, sulle tasse e per una giustizia giusta. Chi dice il contrario non si consideri uno statista, è semplicemente uno che mente o peggio non capisce! La nostra allegra, responsabile e moderata brigata di governo preferisce invece buttarsi a terra, non vedere e chiamare in soccorso Repubblica e una vuota stabilità in questa sua coraggiosa battaglia per estirpare l’estremismo. Auguri!”.