Rosy Bindi si dimette da presidente del Pd

Pubblicato il 19 Aprile 2013 - 21:00| Aggiornato il 1 Febbraio 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA –  Rosy Bindi si è dimessa da presidente dell’Assemblea del Pd. Lo ha fatto sapere lei stessa in una nota in cui ha però specificato di aver consegnato la lettera con le dimissioni il 10 aprile a Pierluigi Bersani. Il motivo? Non essere stata “coinvolta nelle scelte degli ultimi mesi”. Per questo, ha scritto la deputata, “non intende portare le responsabilità della cattiva prova offerta dal Pd”. 

”Il 10 aprile ho consegnato a Pierluigi Bersani una lettera di dimissioni da presidente dell’Assemblea nazionale del Pd. Avevo lasciato a lui la valutazione sui tempi e i modi in cui rendere pubblica una decisione maturata da tempo. Ma non intendo attendere oltre”, ha scritto la Bindi.

E poi la critica: ”Non sono stata direttamente coinvolta nelle scelte degli ultimi mesi, né consultata sulla gestione della fase post elettorale e non intendo perciò portare la responsabilità della cattiva prova offerta dal Pd in questi giorni, in un momento decisivo per la vita delle Istituzioni e del Paese”.

Le dimissioni di Bindi si aggiungono ad una giornata nera per il Partito Democratico, con la sconfitta del secondo candidato, Romano Prodi, dopo la bocciatura di Franco Marini. Voci di dimissioni di Bersani sono circolate ma subito smentite dal partito. Mentre dal Mali, dove si trova come rappresentante dell’Unione Europea, l’ex premier dell’Ulivo ha ritirato la propria candidatura.