“Ruby lavorò a Mediaset a 17 anni”: più volte nel pubblico del ‘Chiambretti night’

Pubblicato il 3 Marzo 2011 - 08:54 OLTRE 6 MESI FA

Ruby

ROMA – Ruby Rubacuori avrebbe lavorato per il programma Mediaset “Chiambretti night” quando aveva ancora diciassette anni. Lo riporta il quotidiano ‘La Repubblica’. In particolare la giovane marocchina al centro dello scandalo avrebbe fatto la comparsa nel pubblico, a pagamento, almeno quattro volte. Il quotidiano diretto da Ezio Mauro sottolinea come Ruby avesse avuto una corsia preferenziale, forse attraverso Lele Mora ed Emilio Fede, anche nei programmi Mediaset.

‘La Repubblica’ riporta le dichiarazioni di alcuni assistenti sociali di Ruby che confermerebbero questa circostanza. Si legge su ‘Repubblica’: “L’assistente sociale P. G. ricorda che il 7 giugno la diciassettenne le chiede di essere “inserita in una comunità di Milano, perché lavora in città”. P. G. aggiunge che “la ragazza mi chiese di essere collocata della città perché lavorava in un bar e inoltre per il “Chiambretti night” tre volte alla settimana”. Ad E. G. altra assistente sociale, dice: “Ci parlò in particolare delle sue frequentazioni a Villa San Martino di Arcore, della sua conoscenza con Lele Mora ed Emilio Fede, dei suoi contatti con Mediaset”. E ai pm racconta: “Quando ho ripreso i contatti con Mora, questi mi ha fatto lavorare sia al Chiambretti night, sia in sfilate di moda”. Ruby, dunque, entra in un programma Mediaset. E a differenza di quanto dice, non è che ci lavora davvero, ma viene fatta accomodare tra il pubblico. Sembra che nelle settimane scorse, alcuni dirigenti televisivi abbiano controllato: Ruby c’era, eccome. Almeno quattro volte.

Mediaset smentisce però che Ruby abbia mai lavorato per le tv del gruppo quando era minorenne. In un comunicato, Mediaset ”con riferimento a un articolo di stampa odierno precisa che la signora Ruby El Mahroug non ha mai lavorato in Mediaset, né ha mai partecipato come ospite o artista retribuita a trasmissioni di alcuna rete televisiva aziendale, prima del compimento della maggiore età”.