Sconti su auto e telefonini, furti alla Camera: su Facebook le rivelazioni del precario anti-casta

Pubblicato il 17 Luglio 2011 - 12:00 OLTRE 6 MESI FA

Uno dei documenti mostrati dal precario anti-casta

MILANO – Racconta di aver fatto per quindici anni il precario alla Camera dei deputati. E racconta anche che, alla fine, è stato licenziato. Così l’anonimo “tecnlogico” ha deciso di vendicarsi aprendo una pagina su Facebook e un  blog dal nome che è già una dichiarazione d’intenti, “I segreti della Casta”.

Che sia davvero un ex dipendente o che sia semplicemente un cittadino molto arrabbiato e documentato in materia la pagina ha immediatamente iniziato a dilagare su Facebook, raccogliendo (il dato è aggiornato alle 11:30 di domenica oltre 35 mila like). Piovono, ovviamente, i commenti scandalizzati sulla casta e sui tagli ai costi della politica, prima annunciati, poi decantati, quindi spostati a legislatura prossima ventura e infine depennati a mezzo di duplice emendamento notturno.  E non manca chi, attorno al precario fantasma, immagina e propone di organizzare una manifestazione stile “indignados”.

Le rivelazioni di mister X, che si da chiamare “Spidertruman”, dopo un inizio tiepido, iniziano a prendere corpo. Si va dalle agevolazioni per i telefonini, al meccanismo di funzionamento per l’assegnazione delle auto blu. Non mancano i barbieri pagati a peso d’oro, viaggi e spostamenti di ogni tipo: tutto rigorosamente gratis.

Scrive il precario: “Ecco come vengono assegnate le auto blu. Basta trovare una persona fidata che si prenda l’impegno di inviare una lettera anonima di insulti e minacce, meglio ancora anche verso i familiari. Poi basta poco…”.

Quindi gli sconti all’onorevole, che riguardano ogni campo dell’acquistabile, dai telefonini alle auto, ai rimborsi sanitari. Tutto corredato da foto (tagliate) che mostrerebbero i privilegi. Su Facebook ce n’è una che riguarda la Peugeot che offrirebbe sconti tra l’11 e il 20% a seconda dei modelli. Tariffe vantaggiosissime (vedi foto) anche per i telefonini.

Infine una denuncia provocazione: alla Camera è pieno di ladri. Non è un’accusa populista nel senso classico del termine. Racconta il precario fantasma che ogni giorno spariscono portatili e pellicce. E racconta che gli unici a non essere perquisiti, alla Camera, sono proprio i deputati. Gli stessi che, in caso di furto, godono di una polizza assicurativa che copre l’importo totale.