Senato, approvato il provvedimento “Salva Castelli”. Insorge l’opposizione: “Lodo Alfano anche per i ministri”

Pubblicato il 23 Luglio 2009 - 03:19 OLTRE 6 MESI FA

Il Senato ha “salvato” l’ex ministro della Giustizia Roberto Castelli. Con 170 si, 120 no e 3 astensioni è stata approvata la relazione della Giunta per le Autorizzazioni ratificando, di fatto, la non giudicabilità del senatore leghista in sede di giustizia ordinaria.

Viene così accolta la tesi difensiva dell’ex guardasigilli,che sostiene di aver agito nell’esercizio delle sue funzioni.

L’opposizione, però, insorge e parla di estensione del lodo Alfano anche per i ministri. Durissima Anna Finocchiaro secondo cui «si è votato, scavalcando ogni procedura e regola, il Lodo Alfano anche per i ministri».

Critica anche l’Italia dei Valori che, per bocca di Luigi Li Gotti, parla di senato che si «sostituisce di fatto alla magistratura».

Castelli, invece, è soddisfatto, soprattutto per il voto compatto della maggioranza a sua difesa. Ribadisce di essersi difeso utilizzando strumenti previsti dalla Costituzione e non risparmia una frecciata  a chi voleva portarlo in tribunale:«Diliberto mi voleva querelare solo perchè aveva bisogno di soldi per il suo partito».

La vicenda risale al 2004, quando Castelli, durante una trasmissione televisiva ebbe un duro scontro con Oliviero Diliberto. L’ex ministro aveva manifestato il giorno prima, davanti al parlamento, insieme ad un gruppo di militanti della Lega, saltando al grido «chi non salta italiano è!». Attaccato da Diliberto, aveva risposto: «Piuttosto che mandare in giro a sprangare come fai tu preferisco saltare».