Senatori Pdl sul “Monti ingrato”: “Da lui grave scorrettezza”

Pubblicato il 9 Dicembre 2012 - 07:56 OLTRE 6 MESI FA
Mario Monti (foto Ansa)

ROMA – “Riferimenti subliminali” o, peggio ancora una “grave scorrettezza”. Nel Pdl c’è chi mastica amaro e non digerisce le poche parole con cui il presidente del Consiglio dimissionario Mario Monti annuncia la sua decisione di lasciare l’incarico subito dopo il sì alla legge di stabilità. Tra i più critici ci sono due senatori del Pdl, Antonio Gentile e Guido Viceconte,  in passato sottosegretari all’economia e alla cultura.

“Da Monti – dichiarano i due – grave scorrettezza, ha governato soprattutto grazie a noi“. E ancora, secondo i senatori Pdl , “è scorretto che il presidente Monti, nominato da Berlusconi commissario europeo, a capo di un governo tecnico nato solo grazie al nostro senso di Stato , faccia riferimenti subliminali e prenda parte al dibattito politico : chiude in maniera ingloriosa il suo mandato”.

G ”Il nostro senso delle istituzioni ha dato fiducia a un governo nel quale il Pd cercava di fare maggioranza e opposizione, contestando in piazza i provvedimenti che votava Il capo del Governo tecnico avrebbe dovuto lamentarsi del fatto che uno dei suoi detrattori principali, l’on. Vendola, sia alleato privilegiato del Pd- conclude la nota firmata da Gentile e Viceconte – e non entrare a gamba tesa nella contesa politica: si candidi e si sottoponga al giudizio degli elettori e prenda atto che oltre al rigore non ha prodotto alcuno sviluppo”.