Whirlpool, Gasparri: tragedia del lavoro, Di Maio assente e lo spread…

di Marilena D'Elia
Pubblicato il 1 Giugno 2019 - 19:54| Aggiornato il 2 Settembre 2019 OLTRE 6 MESI FA

Whirlpool, Gasparri: tragedia del lavoro, Di Maio assente e lo spread…

Roma- “La crisi della Whirlpool in Campania è una vera e propria tragedia del lavoro. Sindacalisti e rappresentanti degli operai cercano una interlocuzione con il governo ma Di Maio latita ed è assente. Questa ulteriore tragedia occupazionale è figlia della incapacità di questo governo, che non riesce a far garantire il rispetto degli accordi, che non sa gestire in maniera efficace i tavoli di crisi”.

Così ha commentato il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri la chiusura dello stabilimento Whirlpool di Napoli e nel criticare il Governo non manca la sua ulteriore stoccata via Twitter che recita “#Spread crescente #Pil calante, via il governo devastante.

La chiusura dello stabilimento della Whirlpool (azienda multinazionale statunitense produttrice di elettrodomestici) a Napoli, è arrivata senza alcun preavviso, come diffuso dai sindacati il 31 maggio dopo un incontro di coordinamento nazionale a Roma tra Whirlpool e Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm. Una decisione che colpisce i 450 lavoratori in forza nel punto di produzione campano.

“I lavoratori della Whirlpool, i sindacalisti, le persone che hanno a cuore il futuro dell’Italia hanno di fronte come interlocutore Di Maio che è impegnato a giocare con la piattaforma Rousseau, assomma poteri sterminati con la vicepresidenza del Consiglio, la guida di una organizzazione politica e due ministeri nei quali ne sono confluiti a suo tempo tre in ciascuno – continua il senatore forzista che conclude: “Smetta di giocare con piattaforme la cui credibilità è tutt’altro che dimostrata e ascolti le tragedie che si stanno consumando. Temiamo che più che ascoltare non sia in grado di fare”

Intanto la notte tra il 31 maggio e il 1 giugno è stata la prima notte di presidio allo stabilimento di via Argine per i lavoratori di Whirlpool. Circa cinquanta operai sono rimasti nelle varie aree del sito produttivo dell’area est di Napoli, in segno di protesta contro la cessione dello stabilimento comunicata al sindacato dai vertici della multinazionale.
I lavoratori hanno presidiato la sala auditorium, la portineria, il parcheggio e il piazzale davanti all’ingresso
Alcuni si sono sistemati in una tenda da campeggio a pochi metri dal varco principale di accesso della fabbrica. “Molti nostri compagni – afferma Donato Aiello, della Rsu Fiom – sono ancora sotto choc per questa decisione comunicata dall’azienda. Abbiamo passato la notte a discutere e ad organizzare la nostra mobilitazione”. Lunedì mattina, all’interno dello stabilimento di via Argine, è in programma l’assemblea promossa dalle tre organizzazioni di categoria Fim Fiom e Uilm, alla quale interverranno i vertici nazionali delle tre sigle (Fonte Ansa)