New York, Bill De Blasio sindaco: democratico, famiglia multirazziale e moglie ex lesbica

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Novembre 2013 - 08:30 OLTRE 6 MESI FA
New York, Bill De Blasio è il nuovo sindaco di origini italiane

New York, Bill De Blasio è il nuovo sindaco di origini italiane (Foto LaPresse)

NEW YORK – E’ stato un trionfo, come previsto, quello del candidato “comunista” all poltrona di sindaco di New York. Un plebiscito che ha regalato a Bill De Blasio, di origini italiane, il record di primo democratico che riesce a conquistare la Grande Mela da 20 anni a questa parte.

Accanto a lui una famiglia multirazziale che l’ha appoggiato, con la moglie Chirlane McCray, poetessa afroamericana che si batte da sempre per i diritti degli omosessuali e con un passato da lesbica, e i figli Dante e Chiara.

Gli exit poll e le prime proiezioni non hanno lasciato dubbi, come del resto i sondaggi delle ultime settimane: il repubblicano Joe Lotha è staccato di almeno 30 punti. Una vera e propria debacle per il pupillo dell’ex sindaco Rudolph Giuliani, che si proponeva come il candidato più in continuità con i dodici anni di regno incontrastato del miliardario Michael Bloomberg.

‘Back to USSR’, titolava invece il New York Post a proposito della vittoria annunciata del ‘populista’ De Blasio, la cui agenda progressista prevede più tasse per i ricchi e più servizi sociali per le classe sociali più deboli, passando per un aumento del salario minimo. Obiettivi che non sarà per nulla facile raggiungere, ma che imprimeranno una vera e propria svolta liberal alle politiche della prima città d’America.

”Grazie New York”, ha twittato De Blasio appena usciti i primi exit poll. A Brooklyn è esplosa la festa. Alla Park Slope Armory, quartier generale dell’italoamericano, i fan sono in delirio. ”Il nostro lavoro è appena iniziato”, esulta il vincitore, a cui lo sconfitto Lotha ha telefonato per le congratulazioni.

”Siamo molto orgogliosi”, urla De Blasio. Poi si rivolge alla folla festante anche in spagnolo: ”Empezamos a caminar como una sola ciudad”, cominciamo a camminare come una sola città. Perché il ‘gigante’ di Brooklyn (alto quasi due metri) vuole mantenere la promessa di ridurre la forbice che si è andata enormemente allargando negli ultimi anni tra ricchi e poveri, tra Manhattan e il resto della città.

Poi il saluto all’Italia: ”Grazie a tutti”, ha detto nella lingua dei nonni materni che emigrarono negli Stati Uniti dal sud Italia’. E un saluto particolare va a Sant’Agata dei Goti (Benevento), dove nella nottata – come a Brooklyn – impazzano i festeggiamenti.