Sudan, Bashir vince le elezioni: si riconferma presidente

Pubblicato il 26 Aprile 2010 - 14:35 OLTRE 6 MESI FA

Omar al Bashir

Il presidente sudanese uscente Omar al Bashir ha vinto le prime elezioni multipartitiche che si sono tenute nel Paese africano dopo quasi 25 anni.

L’ultima v0lta che i cittadini erano andati alle urne era stato nel 1986. L’autore del colpo di Stato militare del 1989, appoggiato dagli islamici, era praticamente dato per vincente nonostante i suoi due principali avversari hanno ritirato le loro candidature, accusandolo di brogli.

Bashir, sulla cui testa pende un mandato di cattura della Corte Penale internazionale, ha vinto con il 68 per cento dei voti, quasi sette milioni, rispetto agli oltre dieci milioni di votanti. Altri tre milioni di voti, quasi sono andati a Yassir Arman, vicecapo del Movimento di Liberazione del Popolo Sudanese (Splm), nonostante avesse ritirato la sua candidatura per un accordo che il suo capo, Salva Kiir Mayardit, rieletto presidente del Sud Sudan, aveva raggiunto con il collega vicepresidente di Bashir, Ali Osman Taha, e che doveva garantire la sua vittoria proprio nel sud, nero, cristiano e animista.

Varie le accuse contro Bashir di aver imposto la sua presenza in tutte le tv del paese, e i suoi manifesti sui muri di tutte le città, garantendosi praticamente l’unica campagna elettorale possibile, per crearsi uno scudo contro le accuse di crimini di guerra da parte della Corte Penale Internazionale (Cpi), mentre nel sud lasciava mano libera a Sala Kiir, già suo alleato dal 2005.

Il voto è stato monitorato da osservatori dell’Unione europea, Lega araba, Unione africana, Cina e Giappone e dalla fondazione americana Jimmy Carter.

Bashir ha annunciato di volere indire a gennaio del 2011, come previsto, un referendum sull’indipendenza del Sud Sudan, la regione semi-autonoma il cui presidente, Salva Kiir, è stato riconfermato nella sua carica con il 92,9% dei voti. Il messaggio del neo eletto capo dello Stato in un messaggio diffuso dalla televisivo sudanese