Talebani schiaffo a Trump. Quale porto per boat people afghano?

di Riccardo Galli
Pubblicato il 4 Marzo 2020 - 11:33 OLTRE 6 MESI FA
Talebani, nuovo schiaffo a Trump. Quale porto per boat people afghano?

Talebani schiaffo a Trump. Quale porto per boat people afghano? (foto Ansa)

ROMA – Talebani schiaffo a Trump, non si può definire altrimenti la serie di attacchi condotti dai talebani contro le truppe del governo di Kabul Decine di morti e necessario bombardamento dell’aviazione americana per liberare postazione assediata). Trump aveva letteralmente appena poggiato il telefono dopo una conversazione con il plenipotenziario dei talebani afghani. Conversazione che il presidente Trump si era affrettato a pubblicamente battezzare come ottima e abbondante. Faccia a faccia telefonico per mettere i puntini sulle i dopo la firma dell’accordo tra talebani e Casa Bianca secondo il quale americani lasciano e mollano l’Afghanistan.

Infatti a pochi giorni dall’accordo e a pochi minuti dalla telefonata i talebani hanno chiarito chi ha il coltello dalla parte del manico e cosa intendono loro in concreto per accordo. Intendono che gli americani (e la Nato) se ne possono andare e poi loro daranno concreta vita a quello che già chiamano lo Stato islamico di Afghanistan. Stato islamico dove lo Stato che c’è ora sarà smantellato e punito, a partire dalle sue forze armate e fino ad arrivare alle sue scuole e alla sua legislazione in materia che noi europea definiremmo di diritti civili.

L’attacco talebano è uno schiaffo a Trump, non tanto per infliggerlo al presidente americano quanto per mostrare agli afghani chi ha il bastone in mano e intimare loro di adeguarsi, sottomettersi in fretta. Talebani lo possono fare, il loro non è un azzardo. Sanno che Trump non si toglierà lo schiaffo dal volto. Perché Trump dall’Afghanistan vuole sfilarsi, portar via i ragazzi americani in divisa, mollare una partita tutta a perdere. Una guerra lunga 18 anni gli Usa in Afghanistan l’hanno sostanzialmente persa, per questo vogliono chiuderla. Per questo talebani che attaccano dopo il formale accordo alla sospensione delle ostilità non rischiano sostanziale rappresaglia.

Gli Usa (e l’Occidente) la guerra afghana l’hanno persa per molti motivi, uno soprattutto: la indisponibilità a morire sul campo. Governi ed opinioni pubbliche occidentali non reggono perdite umane in divisa su fronti di guerra. Non se sono rilevanti. L’intera cultura occidentale ha espunto l’idea e il concetto della morte dei propri figli in battaglia. Quindi gli Usa e l’Occidente, non avendo ovviamente abolito la guerra dal mondo, la combattono con il comandamento primo di evitare perdite. Quindi droni e aerei, si bombarda il nemico dall’alto. Quindi interposte milizie o eserciti alleati che combattono sul terreno per l’Occidente. Caso eclatante quello delle milizie curde che hanno di fatto sconfitto Isis combattendo per gli Usa e l’Europa. Salvo poi essere mollati più o meno da tutti, Usa in testa.

Qualcosa di analogo sta avvenendo e avverrà in Afghanistan: quella parte della popolazione che ha creduto e si è schierata con l’Occidente sta per essere mollata. Soldati, insegnanti, donne che letteralmente erano uscite dal burka materiale, sociale e culturale. Questa gente sta per essere mollata, mollata ai talebani. Quando Saigon e il Vietnam del Sud caddero, una parte della popolazione vietnamita che si era schierata e compromessa con gli Usa venne sostanzialmente mollata al suo destino. Molti allora fuggirono, fuggirono via mare. Si imbarcarono e furono chiamati boat people, il popolo in fuga sulle navi, via mare. L’Occidente un po’ si commosse all’inizio per boat people, poi tese a dimenticare. Comunque chi del boat people vietnamita non affogò , chi riuscì ad arrivare a frontiere occidentali non le trovò chiuse. La diaspora del boat people vietnamita si ricompose, soprattutto negli Usa, ma anche in Europa. Insomma boat people venne accolto. Per dirla in termini contemporanei trovò alla fine porti aperti.

Adesso si sta formando un boat people afghano, una parte della popolazione proverà a fuggire per non vivere nella teocrazia talebana (l’Occidente aveva promesso loro: mai più). Proverà a fuggire per non subire la vendetta e la punizione e per non tornare a una vita regolata da una versione feroce della legge islamica. Quali porti troverà aperti questo boat people afghano in fuga verso l’Occidente? Nessuno.