Usa, elezioni. Voto in Wisconsin, segnale importante per contesa presidenziale

Pubblicato il 5 Giugno 2012 - 12:32| Aggiornato il 12 Giugno 2012 OLTRE 6 MESI FA

Tom Barrett e Scott Walker

MADISON, STATI UNITI – Passa anche dal voto del Wisconsin la lunga strada verso la Casa Bianca. Martedi gli elettori di questo stato del Midwest scelgono non solo il loro governatore, ma daranno una indicazione politica forte in vista del prossimo 6 novembre, quando gli Stati Uniti eleggeranno il loro presidente. Si tratta di un supertest amministrativo, locale, ma con una grande valenza nazionale.

Non si tratta di una elezione ”normale”, ma di una ”recall election”, ottenuta con una petizione popolare intesa a scalzare dalla sua sedia il governatore repubblicano Scott Walker, eletto solo 17 mesi fa, colpevole di aver abolito la contrattazione collettiva sindacale per i dipendenti pubblici. A cercare di togliergli l’incarico, e a prendere il suo posto, sarà il sindaco democratico di Milwaukee Tom Barrett.

Gli occhi di Barack Obama e di Mitt Romney sono puntati sulla sfida all’ultimo voto tra Walker, amatissimo dai Tea Party e nemico giurato dei sindacati, e  Barrett. In particolare, e’ Barack a vivere questa vigilia con particolare ansia. Come scrivono i media, dal New York Times a Politico.com, il presidente ha molte strade aperte per poter tornare alla Casa Bianca, ma quasi tutte passano per una vittoria in Wisconsin.

E un’eventuale sconfitta del candidato democratico non sarebbe un buon viatico sulla strada della sua rielezione. Al momento tutti i sondaggi parlando di un sostanziale testa a testa, con il candidato repubblicano in leggero vantaggio. Questo Stato alle elezioni presidenziali vale 10 preziosi grandi elettori. Obama, quattro anni fa, lo conquisto’ con relativa facilita’, battendo John McCain con uno scarto di ben 14 punti percentuali.

Ma ora, anche da queste parti, sembra che in molti siano rimasti delusi dalla sua presidenza. Tanto che, com’e’ capitato alle ultime elezioni di medio termine, sono stati gli stessi democratici locali ad aver chiesto a Obama di stare alla larga da queste elezioni, evitando comizi a fianco del candidato democratico.

Un punto su cui la destra ovviamente ha attaccato con forza. Ad appoggiare il sindaco Barrett s’e’ visto l’ex presidente Bill Clinton, che resta una figura molto popolare. Oggi e’ considerato un ‘swing state’, cioè a dire incerto, ma tradizionalmente il Wisconsin e’ considerato un ‘blue State’, uno Stato democratico: il suo motto e’ ‘Forward’, avanti, lo stesso che Barack ha scelto per la sua campagna elettorale. La sconfitta di Barrett sarebbe bruciante.

Ronald Reagan e’ stato l’ultimo leader repubblicano ad aver vinto da queste parti, ma nel lontano 1984. Infine, l’anno scorso, il palazzo del governo e’ stato il teatro di una protesta durata settimane da parte di migliaia di impiegati pubblici, dai professori alle infermiere, dai pompieri e perfino dai poliziotti, tutti schierati contro i tagli di spesa del governatore.

Ma quella rabbia e quel movimento dal basso sembrano essere svaniti di fronte alle persistenti difficolta’ economiche che Obama, secondo molti, non e’ stato in grado di risolvere. E proprio la sua ricetta economica sara’ al centro del giudizio degli elettori. Martedi’ in Wisconsin e il 6 novembre in tutti gli Stati Uniti.