Usa, crisi. Contribuenti non paghino costose spese partite di golf di Obama

Pubblicato il 7 Marzo 2013 - 13:09| Aggiornato il 8 Settembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

WASHINGTON, STATI UNITI – Se c’e’ la crisi, tutti devono stringere la cinghia, e allora i contribuenti americani la smettano di pagare al presidente Barack Obama le sue costose partite a golf, che, come tutti sanno, è un sport per ricchi.

E’ quanto ha proposto un deputato repubblicano del Texas, Louie Gohmert, non senza qualche ragione, indignato dalla decisione dell’amministrazione di cancellare, a partire dal 9 marzo, ogni visita guidata alla Casa Bianca – dove da sempre lunghe file di americani e turisti attendono pazientemente di entrare –  come conseguenza dei tagli della spesa, e quindi del personale, previsti dal cosiddetto ‘sequester’.

L’ira di Gohmert e’ comprensibile. Ogni cittadino americano che voglia visitare la palazzina neo palladiana al 1600 di Pennsylvania Avenue deve presentare la domanda al suo parlamentare. Ora che Obama ha azzerato questa opportunita’, di fatto ha danneggiato una prerogativa dei deputati e senatori che sinora in questo modo premiavano i propri elettori piu’ entusiasti. Da qui la rappresaglia: attaccare la passione piu’ cara del presidente, i suoi pomeriggi passati a giocare a golf.

Detto questo, il ragionamento del parlamentare texano e’ lineare: se non ci sono i soldi per pagare il folto personale che accompagna il pubblico tra le stanze della Casa Bianca, allora non possono esserci nemmeno per gli agguerriti addetti alla sicurezza chiamati a vigilare su Obama mentre passeggia beato sui campi da golf. Insomma, Gohmert fa sul serio, visto che sull’argomento ha proposto un emendamento in cui si chiede appunto che nessun agente ”venga impiegato per trasportare Obama nei campi di golf e ”proteggerlo” sino a quando non torneranno a disposizione degli americani i celebri tours della Casa Bianca”.

Secondo le stime citate da Gohmert, ammonterebbe a un milione di dollari annui il costo delle frequenti partite di golf presidenziali, che ogni volta comportano l’impiego di 341 agenti tra polizia e federali, in effetti un pò troppi, neanche stesse giocando in Afghanistan. Secondo altre stime considerate attendibili, l’ultima trasferta golfistica di Obama, quella durante il ponte del Presidential Day in Florida, quando gioco’ con Tiger Woods, e’ costata alle casse dello Zio Sam ben 78 mila dollari in piu’ per spese relative alla sua sicurezza.