Usa, c’è anche un ex marine che uccise civili in Iraq tra i candidati del Tea Party

Pubblicato il 26 Ottobre 2010 - 18:31 OLTRE 6 MESI FA

Ilario Pantano

C’è anche un veterano dell’Iraq accusato di aver ucciso civili inermi tra i candidati dei Tea Party in lizza alle prossime elezioni di mid-term.

Era il 15 aprile del 2004, quando Ilario Pantano, oggi un normalissimo occhialuto trentanovenne, all’epoca tenente dei Marine, fermò due iracheni, nei pressi di Falluja. La loro macchina era piena di esplosivo. Così Pantano, appena fu solo, li fece inginocchiare e decise di scaricare su di loro l’intero caricatore del suo fucile automatico M16. Poi, mise nuovi colpi in canna e sparò ancora, sino a una sessantina di proiettili. Infine, a mo’ di macabra firma, lasciò sui cadaveri un cartoncino con su scritto il motto del suo battaglione dei Marine: “Nessun migliore amico, nessun peggiore nemico”.

Al termine di una lunga inchiesta, venne assolto dalla Corte Marziale per insufficienza di prove dall’accusa di omicidio plurimo e premeditato. All’epoca i giudici credettero alla sua versione e cioè che fu costretto a sparare ai due potenziali terroristi che non si erano fermati all’alt e stavano scappando dall’auto. Ma altri testimoni dissero di aver trovato i due iracheni, in ginocchio, con molti colpi dietro la nuca.

Ora, oltre 6 anni dopo, Pantano si presenta per il partito repubblicano nel settimo distretto della Nord Carolina, a Wilmington. Un collegio blindato, tanto che la sua elezione è considerata ormai cosa fatta. Oggi, ovviamente, non vuole rivangare il passato: ”Sto correndo per un posto al Congresso. Non intendo certo difendermi da qualcosa che è accaduto oltre cinque anni fa”, ha risposto irritato ai giornalisti che seguono la sua campagna elettorale.

E il cartello con il motto? ”Non ho bisogno di spiegare niente alla gente. Se le persone sono spaventate, beh posso dire che la guerra è spaventosa. Poi tutti i miei uomini sono tornati vivi e mi sono grati. Ed è questo l’importante”.

Quello che eleggerà Pantano è un collegio molto particolare, iper-patriottico. La base di Camp Lejeune è a due passi e gran parte dell’elettorato è composto dalle famiglie di militari. Non è un caso quindi che nessuno, nemmeno il suo avversario democratico, stia tirando fuori la sua storia. Paradossalmente, l’unico ad aver avuto da ridire, è stato Will Breazeale, il candidato repubblicano battuto da Pantano alle primarie: ”Anch’io sono un veterano dell’Iraq. Là ho arrestato tantissimi iracheni. Dal mio punto di vista Pantano non è un eroe di guerra”.

Intanto, la Fox, la tv vicinissima ai Tea Party ha dichiarato guerra a Wikileaks. Julian Assange e il suo staff, ha dichiarato un suo opinionista, Christian Whiton, sono ‘combattenti nemici’ e la Casa Bianca deve avviare nei loro confronti ‘azioni extra giudiziarie’. Secondo Whiton, Assange e compagni vanno accusati ‘di spionaggio’ dagli Usa e dagli alleati e il Cyber-Command americano deve essere messo nella condizione di ‘provare il proprio valore’ attaccando elettronicamente WikiLeaks e qualsiasi compagnia che offra servizi di telecomunicazione al sito.

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