Usa: Tim Pawlenty in campo per i repubblicani

Pubblicato il 24 Maggio 2011 - 00:33 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK – Gli elettori repubblicani americani hanno ora due candidati “veri” tra cui scegliere in vista delle presidenziali 2012: uno è l’ex governatore del Massachusetts, Mitt Romney, l’altro è l’ex governatore del Minnesota, Tim Pawlenty, che ha formalmente annunciato la sua candidatura alla nomination repubblicana per le elezioni 2012.

A differenza di altre, come quella attesa di Sarah Palin o quella mancata di Donald Trump, la candidatura di Pawlenty è considerata ”credibile” dagli osservatori: potrebbe essere proprio lui il repubblicano che sfiderà Obama nel 2012 nella corsa alla Casa Bianca. Perchè Pawlenty vanta infatti una esperienza di governo giudicata apprezzabile (è stato governatore del Minnesota dal 2003 al 2011); perchè è un repubblicano moderato, capace di attrarre voti al centro; perchè tra i candidati che finora hanno annunciato la candidatura, è colui che può contare potenzialmente sul consenso più ampio, anche se al momento non gode della popolarità di altri nomi repubblicani, come Newton Gingrich (che si è già candidato ufficialmente) o Sarah Palin (che ancora non l’ha fatto).

Originario di una famiglia polacca (il padre aveva una società di commercio di latte), Tim Pawlenty è stato cresciuto come cattolico. Ma si è convertito alla chiesa battista per amore della moglie, Mary Anderson, un’evangelica di origine tedesche, come lui laureata in Giurisprudenza. La coppia ha due figlie, Anna e Mara.

”Sono Tim Pawlenty e sono candidato alla presidenza degli Stati Uniti” ha annunciato lui attraverso un video su YouTube, impegnandosi fin dal suo primo giorno di campagna a ”dire la verità”, contrariamente a quello che secondo lui fa Barack Obama. ”La verità è che il nostro paese ha grossi problemi. Il nostro debito è troppo alto. La spesa pubblica è eccessiva, e il lavoro troppo poco, bisogna fare qualcosa di più che bei discorsi” ha detto nel suo primo messaggio ufficiale agli elettori. La sua prima tappa elettorale è in Iowa, lo Stato che per tradizione ospita il primo voto delle primarie.