F35, governo ignora il Parlamento e compra caccia per 13 mld

di redazione Blitz
Pubblicato il 18 Novembre 2015 - 05:45 OLTRE 6 MESI FA
F35, governo ignora il Parlamento e compra caccia per 13 mld

Un caccia F35

ROMA – Il governo ignora la decisione del Parlamento di dimezzare i costi e conferma la spesa di 13 miliardi per 90 cacciabombardieri F35. La misura, scrive Enrico Piovesana sul Fatto Quotidiano, è inserita nelle tabelle della Legge di Stabilità 2016.

Spiega Piovesana, che ha preso visione del documento:

“Alle pagina 618 e 619 dello “Stato di previsione del Ministero della Difesa per l’anno finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018” viene fornito il budget aggiornato al luglio 2015 per il programma F35: 12 miliardi e 356 milioni di euro, che sommati al mezzo miliardo per i lavori di predisposizione di basi dell’Aeronautica Militare e altre infrastrutture danno un totale di quasi 13 miliardi. La stessa cifra che nel 2012 il ministro Di Paola aveva fissato per l’acquisto di 90 aerei e che da allora è stata sempre indicata su tutti i documenti della Difesa”.

Si tratta di una decisione che, come fa notare Francesco Vignarca, coordinatore della Rete Italiana Disarmo,

“dimostra che la mozione Scanu (Pd) approvata alla Camera nel settembre 2014 che impegnava il Governo a dimezzare il budget finanziario originariamente previsto, per Renzi e per la Pinotti non ha nessun valore, come se non fosse mai esistita. Come dimostrano anche le recenti comunicazioni della Pinotti al Parlamento, la Difesa, aggrappandosi alla formulazione un po’ fumosa della mozione Scanu, sta cercando di svicolare usando la scappatoia dei ‘ritorni economici’ del programma che compenseranno metà della spesa complessiva del programma, ma è il gioco delle tre carte, perché i ricavi derivanti dai contratti internazionali di manutenzione finiranno nelle casse delle aziende italiane coinvolte nel programma, non nelle casse dello Stato italiano. E’ chiaro che per la Difesa il programma F35 prosegue inalterato secondo la pianificazione originaria, e senza nemmeno tenere informato il Parlamento sul reale stato di avanzamento dei contratti di acquisto, cioè sul numero degli F35 realmente ordinati”.

Ancora il mese scorso la Pinotti dava conto solo dei primi otto F35 italiani (quelli dei lotti 6, 7 e 8) per i quali è stato completato l’iter contrattuale, tacendo degli altri sei (quelli dei lotti 9 e 10) per i quali l’Italia ha già firmato contratti negli ultimi due anni, compresi i primi due F35B a decollo corto e atterraggio verticale ordinati, insieme a due valevoli convenzionali, nel contratto N00019-15-C-0003 del 4 giugno scorso di cui ilfattoquotidiano.it aveva dato notizia a suo tempo”.