Il Giornale: “Tassa sugli stipendi, stangata alle aziende”
Pubblicato il 17 Dicembre 2013 - 13:17 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – Un prelievo dello 0,5% del monte retribuzioni nelle aziende con più di 15 dipendenti; un aumento da tre a cinque dei consiglieri Consob; confusione sulla Tobin Tax e sulla Google tax. Il Giornale mette in luce contraddizioni e “papocchi” della legge di Stabilità.
Si tratta di un prelievo dello 0,5% del monte retribuzioni nelle aziende con più di 15 dipendenti, che non rientrano nella disciplina della cassa integrazione. Il prelievo sul monte stipendi dello 0,5%, destinato a sostituire la cassa integrazione in deroga, lo pagheranno pro quota sia i datori di lavoro che i dipendenti. «È un aumento del costo del lavoro, sarebbe stato più saggio evitarlo», osserva la Uil.
Il secondo intervento contraddittorio è un inopinato aumento, da tre a cinque, dei consiglieri della Consob, l’autorità di vigilanza sulla Borsa: non si sentiva davvero il bisogno di due stipendioni pubblici aggiuntivi da 300mila euro più benefit.
Altri due papocchi attendono soluzioni decenti: la «Tobin tax all’italiana», ovvero la versionebis della tassazione sulle operazioni finanziarie che nel 2013 ha fatto un grande flop; e la «Google tax», ovvero la tassazione dei giganti del web. Sulla Tobin tax l’idea è di diminuire l’aliquota allo 0,01%, ma di estendere il prelievo a tutte le transazioni finanziarie ( Bot esclusi), ma il mercato è terrorizzato all’ipotesi. Quanto alla web tax, lo stesso Pd è diviso: il presidente della commissione Bilancio Francesco Boccia ne ha fatto una sua bandiera, minacciando le dimissioni dalla commissione se il governo non avesse accettato il suo emendamento, ma molti esponenti del Pd sono contrari, «Se la web tax non la cancelliamo noi, la cancella l’Europa»,dice Filippo Taddei, neo responsabile economico del partito.