Industria, a febbraio ripartono gli ordini interni. Rialzo delle commesse (+2%)

Industria, a febbraio ripartono gli ordini interni. Rialzo delle commesse (+2%)
Industria, a febbraio ripartono gli ordini interni. Rialzo delle commesse (+2%)

ROMA – Su base mensile il fatturato industriale rilevato dall’Istat cresce dello 0,4%, grazie in particolare all’export (+0,6%) mentre in termini annui la frenata è dello 0,9%, anche in questo caso per “colpa” del mercato interno, giù dell’1,6% mentre l’export cresce dello 0,8%.

L’articolo del Sole 24 Ore: A livello settoriale si conferma lo sprint dei mezzi di trasporto (+15%) grazie alla corsa delle vendite di auto in Italia e alla ripresa dell’export in Europa e negli Usa, mentre all’estremo opposto crollano i ricavi legati all’energia. Una frenata su base annua di 21 punti percentuali che tiene conto soprattutto della brusca discesa dei listini del greggio, quasi dimezzati in 12 mesi.
E infatti, escludendo l’energia dal calcolo degli indici, per la manifattura in senso stretto lo scenario del fatturato migliora in modo sensibile, con una performance annua che diventa positiva dell’1,2% grazie in particolare alla spinta in arrivo dai beni strumentali (+3,9%) e dai beni di consumo (+1,6%). La frenata dei listini energetici ha però avuto un effetto più ampio, spingendo ormai da mesi in pesante deflazione l’intera area industriale, con l’effetto di limitare le possibilità di sviluppo dei ricavi aziendali anche in presenza di domanda crescente. A pagare dazio pare essere ad esempio la chimica, con una produzione industriale di febbraio in calo di appena lo 0,6% ma ricavi giù di oltre sei punti. Tra i singoli settori il quadro non è per nulla omogeneo: ottima, come detto, la performance dell’auto e crescita di quasi cinque punti per l’elettronica. Benino anche alimentari, tessile e gomma plastica mentre cedono terreno chimica, farmaceutica, metallurgia, computer e macchinari. Dati un poco migliori – come detto – sul fronte degli ordini, che in media crescono del 2%. Un’inversione di rotta importante dopo la brusca caduta di gennaio, quando il calo aveva superato i cinque punti percentuali. Anche in questo caso, per le commesse, il risultato migliore riguarda la parte estera, in crescita del 2,6% ma il dato più importante è per l’Italia. La domanda interna è infatti in recupero dell’1,6%, nulla di eclatante ma comunque un’inversione di rotta salutare dopo tre cali consecutivi. Interessante, inoltre, perché per trovare un dato migliore bisogna comunque fare un passo indietro di quasi un anno, all’aprile del 2014 (…).

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