Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano: “Porco è bello”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Maggio 2014 - 08:15 OLTRE 6 MESI FA
La prima pagina del Fatto Quotidiano

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ROMA – “Gli elettori hanno sempre ragione – scrive Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano – Ma chissà quanti di quelli di Pd & FI sanno che, quando torneremo alle urne per le elezioni politiche, non potremo scegliere i nostri parlamentari preferiti (come abbiamo appena fatto per gli eurodeputati)? Infatti l’Italicum partorito da Matteo & Silvio nel patto del Nazareno (a proposito: quando verrà desegretato?) prevede le liste bloccate del Porcellum, solo un po ’ più corte, quindi i deputati li nominerà la Casta”.

L’articolo completo:

Non potremo neppure scegliere i nostri senatori preferiti: il Senato delle Autonomie partorito da Matteo & Silvio nel patto del Nazareno (a proposito: quando verrà desegretato?) li fa nominare direttamente dal presidente della Repubblica, dai consiglieri regionali e dai sindaci, cioè dalla Casta. Gli elettori hanno sempre ragione, ma che dire degli 11. 882 cittadini campani che, dopo aver barrato il simbolo di Ncd, hanno pure scritto nero su bianco sulla scheda il nome di Paolo Romano, appena arrestato per tentata concussione, che poi è l’estorsione commessa dal pubblico ufficiale.

Non potendosi più cancellare dalle liste, Romano aveva invitato gli elettori a non votarlo: ma non c’è stato nulla da fare, quelli gli han disobbedito tributandogli – in proporzione – più consensi di sempre, se si calcola che nel 2000, quando militava nel Pdl (allora primo partito d’Italia), aveva raccolto 18 mila preferenze, e ora che sta in un partito al 4, 4 % ne ha prese quasi i due terzi, risultando addirittura primo nel suo collegio di Caserta, col triplo dei voti della ministra Stefania Giannini, segretario di Scelta civica. Gli elettori hanno sempre ragione, ma che dire dei 56. 991 che hanno votato Lorenzo Cesa (Udc) arrestato per tangenti nel ’ 93, reo confesso e poi miracolato da un vizio di forma, e ora di nuovo indagato per lo scandalo di Finmeccanica?

Gli elettori hanno sempre ragione, ma che dire dei 284. 547 elettori di Raffaele Fitto (FI, il più votato d’Italia dopo la pidina Bonafè), condannato in primo grado a 4 anni per associazione per corruzione, finanziamento illecito e abuso d’ufficio, e ora autocandidato alla successione di Berlusconi, di cui rischia di seguire presto le orme – in caso di condanna in Cassazione – con decadenza e galera o servizi sociali?

Gli elettori hanno sempre ragione, ma che dire dei 111. 554 voti ad Aldo Patriciello (FI), pregiudicato per finanziamento illecito? Gli elettori hanno sempre ragione, ma cosa avrà indotto 42. 210 cittadini a spedire in Europa Giuseppe Scopelliti (Ncd), appena condannato a 6 anni in primo grado e decaduto da governatore? Gli elettori hanno sempre ragione, ma che dire dei pidini sardi e siciliani che hanno issato in cima al podio della circoscrizione isolana Renato Soru (Pd), indagato per aggiotaggio e rinviato a giudizio per aver evaso (e già restituito all’Agenzia delle Entrate) 7 milioni nei paradisi fiscali in un processo iniziato proprio ieri?

Gli elettori hanno sempre ragione, ma chi sono gli 85. 846 che hanno scritto accanto al simbolo Pd il nome di Nicola Caputo, destinatario di un avviso di conclusione delle indagini per truffa? La lista degli inquisiti, imputati e condannati supervotati è lunga. Ieri Carlo Tecce calcolava che le quote marron hanno collezionato 1, 242 milioni di voti: sopra il 4 per cento, un po ’ meglio di Tsipras e Ncd. Insomma, hanno fatto il quorum. Qualche settimana fa Berlusconi lanciò l’idea di un “partito delle vittime della giustizia”. Cioè dei delinquenti colpevoli, infatti includeva anche se stesso. “Potrebbe raccogliere – stimò – fra il 19 e il 21 %”. Esagerava, ma per difetto. In Italia si celebrano ogni anno 3 milioni di nuovi processi penali, in aggiunta agli arretrati. Ma la gran parte dei criminali sono incensurati e intonsi da guai giudiziari. I soli evasori fiscali sono, secondo l’Agenzia delle Entrate, 11-12 milioni: il doppio dei grillini, il triplo dei forzisti, tanti quanti i pidini. E di solito votano e fanno votare. Poi ci sarebbero 21, 6 milioni di astenuti (più 1, 5 di schede bianche e nulle: totale non-voto 45, 8 %). Ma quelli, si sa, sono i soli che han sempre torto.