ROMA, 27 GEN – “Silvio usa ancora il cerone con le foto vuole trasmettere l’idea che sta invecchiando”, queste le parole di Paul Stuart, il fotografo del Sunday Times che ha ritratto il Cavaliere con le rughe, intervistato da Enrico Franceschini, su Repubblica:
Come l’ha accolta Berlusconi?“Bene, calorosamente. Era molto gentile, disponibile. Abituato a queste cose, direi. Siamo stati insieme, per le foto, una mezz’ora. Lui parla solo un po’ d’inglese, io solo un po’ di italiano, per cui non è stato semplicissimo capirci, ma siamo riusciti a intenderci e a comunicare lo stesso”.Le ha chiesto di essere ripreso in un certo modo?“Non proprio, ci siamo messi d’accordo. Io gli chiedevodi mettersi in una determinata posa o in un’altra, lui provava ad accontentarmi, magari mettendoci del suo”.Le ha domandato se poteva mettersi del make-up, lo ha visto truccarsi prima delle foto?“Non me l’ha chiesto e io non l’ho visto mettersi fondo tinta o altro, ma non posso neanche escludere che lo abbia fatto prima”.In Italia queste immagini hanno fatto impressione perché ne viene fuori un Berlusconi differente, più anziano, con le rughe in evidenza. E’ stato lei a cercare di tirare fuori l’uomo da dietro la maschera, il vero Berlusconi invece di quello più artificiosodi altre foto del passato?“Non sono partito con questo intento. Sono uno specialista di ritratti, faccio solo questi, e lavoro con il materiale che mi viene presentato. Quello che ho fotografato è il Berlusconi che ho visto, che lui voleva trasmettere e far vedere”.Che ricordo porterà con sé di questo incontro?“Un padrone di casa squisito. Una villa meravigliosa. Un lavoro ben fatto. Se sia un nuovo Berlusconi, il ‘vero’ Berlusconi, quello che ho fotografato per ilSunday Times,non sta a me dirlo. Lo decidano i lettori e tutti quelli che vedranno questo ritratto”.
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