Rai, il gioco della torre che paga il Paese. Claudio Gentili, Il Sole 24 Ore

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Febbraio 2015 - 11:04 OLTRE 6 MESI FA
Rai, il gioco della torre che paga il Paese. Claudio Gentili, Il Sole 24 Ore

Rai, il gioco della torre che paga il Paese. Claudio Gentili, Il Sole 24 Ore

ROMA – “Buttiamo giù il mercato o la politica? – scrive Claudio Gentili del Sole 24 Ore – La partita delle torri, aperta fulmineamente da Mediaset che ha lanciato la scalata per il controllo di Rai Way (società pubblica che a sua volta possiede oggi le antenne che trasmettono il segnale tv sul territorio nazionale), rischia di finire col gioco della torre. Magari nella particolare versione italocentrica dove, pur tra spintoni e colpi bassi, nessuno cade. E nulla cambia, in un senso o nell’altro, con il Paese che paga sempre e comunque un prezzo altissimo”.

Scrive Claudio Gentili: In un’Italia, nonostante la gravissima crisi, potenza industriale di primo livello, sarebbe normale che tra le ragioni economiche e industriali e le ragioni politiche si trovasse una sintesi utile per tutti al termine di un confronto aperto e trasparente. Ma così non è, e non da oggi. Nel caso specifico, Mediaset, gigante privato, sottintende un altro nome, Berlusconi, che richiama all’arcinoto “conflitto d’interessi”. Rai Way vuol dire Rai, il colosso pubblico controllato dal ministero dell’Economia, cioè dal Governo, fonte di poteri grandi e piccoli e legata comunque a doppio filo con la politica ed i partiti (…) La Rai considera «ostile» l’offerta e d’altra parte un decreto di Palazzo Chigi del settembre 2014 fissa al 51% la soglia per mantenere in capo alla Rai la quota minima nel capitale di Rai Way.

Insomma sotto questo profilo la partita pare chiusa sul nascere, prima ancora che alla parola Mediaset si associ il nome Berlusconi, e non si capisce perché un operatore privato non possa in Italia prendere in mano la partita delle torri. Tanto è vero che al mercato un’operazione del genere piacerebbe, eccome (anche se va fatta piena luce sugli acquisti in Borsa di azioni Rai Way nei mesi scorsi, come riportiamo in questo articolo). Ma Mediaset è un editore tv, e soprattutto vuol dire Berlusconi, il leader di Forza Italia portatore dell’irrisolto conflitto d’interessi. Problema oggettivo, ma di cui un largo fronte politico s’impossessa – tra battute facili e richiami al “patto del Nazareno” con Renzi – per tenere la Rai sotto scacco politico con inediti schieramenti trasversali. Già, perché non piace a sinistra il piano Gubitosi, non piace – in sostanza, da sinistra a destra – anche una mini riforma della legge Gasparri che spinga i partiti a fare un passo indietro nella gestione della Rai, non piace l’idea che il Governo possa su questo terreno giocare la carta del decreto legge, come ha fatto per le banche popolari (e qui Forza Italia, ovviamente sostenitrice della scalata Mediaset è schierata sul doppio no, al decreto e alla riforma della Gasparri) (…).