Contagi Covid in aumento, ma quanti di loro sono vaccinati? E la terza dose va fatta subito Contagi Covid in aumento, ma quanti di loro sono vaccinati? E la terza dose va fatta subito

Contagi Covid in aumento, ma quanti di loro sono vaccinati? E la terza dose va fatta subito

Contagi Covid in aumento, gli ultimi bollettini dicono questo e quelli nuovi non promettono niente di meglio. In Germania salgono contagi e morti, massima allerta. In Francia tornano le mascherine alle elementari. In Bulgaria si rischia il record di morti da inizio pandemia.

Tutto vero, tutto giusto, ma all’appello manca sempre un dato: quanti di quelli che finiscono in ospedale o in terapia intensiva sono vaccinati? E quelli vaccinati quando hanno fatto la seconda dose? Solo così potremo capire se i vaccini servono, quando va fatta la terza dose, eccetera.

Già, perché che la terza dose serva è ormai dato acclarato. Solo che qua stiamo ancora ad interrogarci su chi e quando debba farla, e intanto i canonici sei mesi sono scaduti già per molti. Che la copertura scenda dopo questo lasso di tempo comincia a serpeggiare anche negli studi statistici.

E allora, fateci subito questa terza dose. Lo stesso commissario Figliuolo ora esorta a vaccinare subito over 60, sanitari e fragili.

Contagi Covid in aumento, i dati del Gimbe su ricoveri e terapie intensive

Aumentano ancora nuovi casi di Covid-19 in Italia (+16,6%) ed i ricoveri (+14,9%) e s’inverte la tendenza delle terapie intensive (+12,9%). Lo rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe che evidenzia, nella settimana 27 ottobre-2 novembre, rispetto alla precedente, un ulteriore aumento dei nuovi casi settimanali: da 25.585 a 29.841.

L’aumento si riflette anche sugli ospedali: aumentano i ricoveri in area medica (+388) e in terapia intensiva (+44). Sono stabili i decessi (257 vs 249). A livello nazionale il tasso di occupazione rimane comunque molto basso (5% in area medica e 4% in intensiva).

Vaccino Covid e calo dell’efficacia dopo 6 mesi dalla seconda dose

Negli over 60 primi segnali di “riduzione dell’efficacia del vaccino sulla malattia Covid-19 grave”. Lo rileva la Fondazione Gimbe nell’ultimo monitoraggio settimanale, sottolineando dunque la necessità di accelerare con le terze dosi. E stimando che entro fine anno il richiamo coinvolgerà quasi 12 milioni di persone.

Negli over60, si legge nel monitoraggi relativo alla settimana 27 ottobre-2 novembre, “l’efficacia del vaccino sulla malattia grave si conferma molto elevata, ma in lieve e progressiva diminuzione”. Infatti, in base ad un’elaborazione Gimbe su dati del Report di sorveglianza integrata Covid-19 dell’Istituto superiore di sanità, si evidenzia che per la fascia over80 l’efficacia dei vaccini rispetto ai ricoveri in terapia intensiva è calata dal 95,9% del periodo 4 aprile-11 luglio al 90,4% del periodo 5 luglio-24 ottobre.

Per i ricoveri in area medica, invece, l’efficacia dei vaccini per la stessa fascia di età è passata per il medesimo periodo di riferimento dal 94,2% all’88,9%. Per la fascia 60-79 anni, invece, l’efficacia dei vaccini rispetto ai ricoveri in area medica è passata (sempre per gli stessi periodi di riferimento) dal 95,2% al 91,6% e per le terapie intensive dal 98,2% al 94,8%. Si tratta, spiega Cartabellotta, di “un calo di efficacia lento ma che spiega, insieme al diffondersi crescente della nuova variante delta e delta plus, l’aumento dei ricoveri per queste fasce d’età e la necessità di procedere celermente con le terze dosi di richiamo”.

Germania, record di contagi Covid da inizio pandemia

Il Robert Koch Institut ha registrato 33.949 nuovi casi di contagio da Covid in 24 ore in Germania (6000 in più rispetto alla scorsa settimana) e 169 decessi. Il numero dei contagi rappresenta un record assoluto dall’inizio della pandemia.

Il numero massimo di positivi registrati in 24 ore era stato in precedenza 33.777 il 18 dicembre scorso. L’indicatore sull’ospedalizzazione, che rileva il carico delle terapie intensive su 100 mila abitanti è fermo però al dato di ieri di 3,62, decisamente lontano dal record toccato a Natale scorso quando segnò 15,5.

Terza dose subito per over 60, sanitari e fragili

Intanto arrivano le prime comunicazioni sulle categorie che devono ricevere per prime la terza dose. Ad oggi “le Autorità sanitarie hanno fornito indicazioni sulla somministrazione delle dosi ‘booster’ secondo il solo criterio anagrafico”. Vale a dire gli over 60, “eccetto il personale sanitario e i soggetti con elevata fragilità e i soggetti vaccinati con prodotto monodose.

Pertanto, al momento non sono previste somministrazioni per ulteriori potenziali gruppi target (ad es. comparto scolastico, sicurezza/difesa, etc.), salvo eventuali future raccomandazioni da parte delle competenti Autorità sanitarie”. Lo si legge in una circolare del Commissario per l’emergenza Covid Francesco Figliuolo.

Gestione cookie