Covid dura un mese: metà dei malati ci mette circa 30 giorni a smaltire virus

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Settembre 2020 - 09:18 OLTRE 6 MESI FA
Covid dura un mese nell'organismo: metà dei malati ci mette circa 30 giorni a smaltire virus

Covid dura un mese: metà dei malati ci mette circa 30 giorni a smaltire virus (Foto d’archivio Ansa)

Covid dura un mese. Se di Covid ti ammali è di circa 30 giorni il tempo che ci metterai per smaltire il virus.

Uno studio realizzato per conto dell’Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia e pubblicato dal Sole 24 ore ha monitorato 4538 contagiati, positivi e sintomatici. Circa la metà di loro ha dovuto aspettare 36 giorni perché il virus sparisse dall’organismo (o almeno non fosse più rintracciabile in ogni sua traccia).

TAMPONI A RAFFICA NON SERVONO?

Covid dura un mese, se le cose stanno così la prima conseguenza logica è che tamponi a raffica, tamponi l’uno dopo l’altro a breve intervallo di tempo, non servono. Anzi, peggio: tamponi a raffica possono creare l’illusione epidemiologica dei cosiddetti falsi negativi.

I tamponi di diagnosi, quelli che individuano la presenza del virus, restano sempre e comunque troppo pochi e troppo lenti. Oggi si arriva al massimo a centomila al giorno, ne occorrono almeno trecentomila come indicato dal professor Crisanti. E lento, fino a 48 ore e più, è l’esito del tampone diagnostico. Qui l’organizzazione sanitaria è in deficit almeno quantitativo.

Poi però ci sono i tamponi che possiamo definire di controllo, quelli con cui si va a vedere se coronavirus se n’è andato o c’è ancora. E qui invece la prassi è di ridondanza. Cioè i tamponi di controllo si tende a farli troppo presto e a distanza troppo ravvicinata nel tempo.

TAMPONE VERAMENTE NEGATIVO SOLO SE FATTO ALLA QUARTA SETTIMANA

Tampone veramente negativo solo se fatto alla quarta settimana di distanza dal primo tampone positivo: è questa l’indicazione, il suggerimento che viene dai risultati dell’indagine che conta in almeno un mese la durata del Covid.

Covid malattia che, una volta contratta, dura circa un mese. Non è proprio un’assoluta novità, lo si conteggiava anche in inverno, circa un mese era il tempo standard tra il ricovero e la dimissione da guarito o l’esito fatale in terapia intensiva. Ora la conferma empirica della durata, della permanenza di coronavirus nell’organismo di contagiati anche a bassa intensità di sintomi, offre una chiave per pianificare quel che ancora non c’é. un piano nazionale tamponi per l’autunno-inverno. (Fonte Il Sole 24 Ore)