No Vax fanno male alla terza dose, un circo horror che spaventa la gente No Vax fanno male alla terza dose, un circo horror che spaventa la gente

No Vax fanno male alla terza dose, un circo horror che spaventa la gente

Come la calunnia, spargi e spargi qualcosa resta e si deposita. Più in grande della calunnia, perché questa lavora sulle forti pulsioni umane della curiosità, invidia e malignità, invece quel che sparge il no vax lavora su pulsione umana ancora più forte: la paura. E il circo horror itinerante dei no vax gira e gira, grida e grida, paura sparge e paura si deposita. Qui e ora il troppo microfono e video dato ai no vax sta depositando paura sulla terza dose di vaccino.

Il richiamo, divenuto booster

Una incalcolabile responsabilità nel seminare paura, a sua stessa insaputa e inconsapevolezza, ce l’ha il sistema della comunicazione. Inadeguato quanto a competenze minime, irresponsabile in una sbornia perenne di auto referenzialità. Un piccolo esempio, piccolo in quantità ma per nulla piccolo in qualità: il richiamo per i vaccini è pratica non solo nota ma abituale.

Nella reale vita di ciascuno, fin dalla prima infanzia, ci sono stati i vaccini e i relativi richiami. Ma nella sua bulimia di messaggi “forti”, nella sua tossicodipendenza di ignoranza informata, nella sua in qualche misura oscena incontinenza dello “stupire”, il richiamo vaccinale viene chiamato booster. E allora che differenza fa una parola o un’altra? Fa la differenza di presentare qualcosa di ovvio e conosciuto come invece qualcosa di eccezionale e nuovo. Così la terza dose appare a molti non come l’ovvio completamento del già fatto ma una misura d’emergenza o quasi perché il già fatto non basta. 

L’avvoltoio no vax

Su questo disorientamento informato cala l’avvoltoio della propaganda no vax. I sabato no vax, il circo itinerante con tutte le maschere dell’horror. Ormai fanno parte del panorama sociale come una struttura consolidata del paesaggio. Ma non sono una collina o un fiume, sono una frana e una inondazione. Il circo horror itinerante no vax è una calamità sociale e come tale andrebbe trattato. Quando una frana vien giù e blocca, ferisce, uccide, non si chiede in tv al rappresentante dei massi il perché e il per come hanno deciso di franare. C’è troppo no vax in tv, sui giornali, nel discutere, nelle piazze e nelle strade d’Italia. Come uno smog sociale, come una calunnia, come un’ acufene incivile nelle orecchie della società il brusio no vax si spande, deposita, permane. E impatta sulla terza dose, spaventa la gente.

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