ROMA – Salute mentale, domani 10 ottobre è la Giornata mondiale della salute Mentale. E per l’occasione le autorità sanitarie internazionali e gli organizzatori dell’appuntamento mondiale danno a noi italiani una notizia che è da scuotere il capo, non credere, non volerci credere. Una notizia da pensare all’equivoco, da chiedere precisazioni, spiegazioni. Una notizia da immaginare il fraintendimento, il corto circuito tra linguaggio specialistico degli operatori della salute mentale appunto e il linguaggio dell’uomo comune.
E invece no, invece letto e riletto, verificato e controllato, la notizia è che in Italia si stima siano 17 milioni le persone che soffrono, accusano qualche disturbo relativo appunto alla salute mentale. Disturbi di ogni tipo, ovviamente anche quelli con i quali si convive più o meno. Ovviamente anche quelli che causano sofferenza e disagio ma non certo esclusione o incompatibilità con la via sociale con il prossimo. Ovviamente anche piccoli disturbi della salute mentale entrano nel calcolo di quei 17 milioni che ne soffrono. Come che sia, la risultante è che 17 milioni di italiani non stanno del tutto bene con la propria salute mentale. Non sono ovviamente fuori di testa e neanche tanto meno sragionano qua e là e neanche danno come suol dire i numeri. Ma non stanno del tutto bene con se stessi, soffrono in misura più o meno ampia la fatica se non addirittura quel che si può definire il mal di vivere.
Particolare attenzione e osservazione da parte degli operatori della salute mentale in Italia sui giovani dai 15 ai 29 anni. Qui si calcola una incidenza mostruosa della depressione, addirittura il 10 per cento. I ricercatori poi si avviano per terre incognite dove è arduo e imprudente seguirli: la correlazione eventuale tra un Io elettronico e social, tra un pensiero sempre più on line e on time e la destrutturazione della personalità, dell’Io autocosciente. Oppure i nessi causa-effetto tra assunzione/abitudine di sostanze psicotrope e determinate patologie.
Ma quel che impressiona è il dato complessivo: 17 milioni di italiani con qualche disturbo inerente alla piena salute mentale: di fatto uno su tre! E impressiona come il dato scivoli via come goccia su vetro. Nessuno balza sulla sedia, da tutti uno sguardo distratto al numerino, seppur lo si vede. Diciassette milioni di italiani che vivono con disagio, con fatica, con angoscia, esitazione e paura. Che vivono con un tremore nella vita. E non per ragioni economiche o sociali. Milioni di italiani che psicologicamente e psichicamente vivono in sospetto e in dispetto del mondo intorno a loro. Un dato che non la dice certo tutta ma che la dice lunga. Su tante cose della salute sociale del qui e oggi.