Trapianto di utero tra sorelle gemelle: bimbo è nato e sta bene

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Giugno 2018 - 18:29 OLTRE 6 MESI FA

Trapianto di utero tra sorelle gemelle: bimbo è nato e sta bene

BOLOGNA – Trapiantare un utero tra sorelle gemelle omozigoti, che sia perfettamente funzionante, tanto da permettere la nascita di un sano neonato di 2,970 chili. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Questo il risultato raggiunto dai medici dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna, che hanno annunciato che il piccolo è nato la mattina del 28 giugno con parto cesareo. La madre, una donna di origini serbe di 38 anni residente in Italia, ha pianto di gioia. Il trapianto è stato fatto a Belgrado a marzo 2017, il percorso di procreazione assistita è stato seguito a Stoccolma. La sorella che ha donato l’organo aveva avuto tre figli.

La nascita è l’esito di un complesso iter medico e chirurgico che ha coinvolto un’equipe internazionale e ha portato al primo parto in Italia dopo un trapianto di utero, il dodicesimo a livello mondiale. La madre, nata senza utero per una malformazione, si è sottoposta ad un programma di concepimento assistito con ovuli fecondati dal seme del marito. Il trapianto, il 26 marzo 2017 a Belgrado, 10 ore di espianto e cinque di impianto, è stato seguito dall’equipe medica svedese del professor Matt Brannstrom, direttore della clinica di Stoccolma IVF.

All’intervento hanno preso parte anche Milan Milenkovic, Mirorslav Djordjevic e Stefan Tullius, quest’ultimo direttore della divisione trapianti del Brigham and Women’s Hospital alla Harvard Medichal School. Il decorso, come spiegato da Luca Gianaroli, direttore scientifico del Sismer di Bologna, centro di ricerca per la fecondazione assistita, è stato regolare e non ha avuto complicanze, così come non ci sono stati problemi durante la gravidanza e il parto.

Sono diverse, nell’ordine di tre o quattro al mese, le persone transessuali che chiedono informazioni sulla possibilità di accedere a un trapianto di utero, specialmente quelle che hanno fatto il cambio di sesso. Lo ha spiegato il professor Matt Brannstrom, direttore della clinica di Stoccolma Ivf, nel corso della conferenza stampa sul primo caso al mondo di un parto dopo trapianto tra gemelle omozigote, seguito da un’equipe medica internazionale. Al momento però il tema non è stato ancora sviluppato come ricerca specifica. Sono numerose, è stato spiegato dai medici, anche le donne che si offrono di donare l’organo, una volta esaurita l’attività riproduttiva.