Brescia, immigrati ancora sulla gru per protesta. Appello a Napolitano: “Presidio permanente e immunità”

Pubblicato il 7 Novembre 2010 - 18:29 OLTRE 6 MESI FA

Si preparano all’ennesima notte ‘in cima’ gli immigrati che, a Brescia e Milano, sono saliti rispettivamente su una gru e sulla ciminiera di un ex impianto industriale per chiedere l’applicazione della sanatoria del 2009. Oggi gli extracomunitari che protestano a Brescia hanno chiesto l’intervento del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e lo hanno fatto con un videomessaggio trasmesso da Rai educational, che li ha intervistati.

”Ci rivolgiamo direttamente al presidente Napolitano che e’ anche il nostro presidente”, hanno esordito, dicendo che sulla gru resteranno: ”Tutto il tempo che ci vorra’ finche’ non verranno accolte le nostre richieste: un incontro con Maroni, un presidio permanente e l’immunita’ per le denunce di chi e’ sulla gru”. Ieri sera, migliaia di persone hanno partecipato al corteo di solidarieta’ nei confronti degli operai, che vivono sulla gru ormai da oltre una settimana. E oggi chi era in presidio ha cercato di impedire l’ingresso di due autogru dei vigili del fuoco col compito di verificare l’altezza giusta per collocare la rete di protezione a tutela dei manifestanti. Anche a Milano gli immigrati saliti sulla Torre ‘ex Carlo Erba’ di via Imbonanti non accennano a desistere.

”Siamo qui per solidarieta’ agli immigrati di Brescia – ha detto Marcelo, uno di loro – e siamo organizzati per resistere moltissimo, se sara’ necessario”. Le presenze sulla torre sono scese da sette a cinque (due egiziani di 24 e 26 anni, un marocchino di 30 e un argentino naturalizzato italiano di 40), mentre nel presidio permanente alla base si e’ svolta una piccola manifestazione, alla quale, nonostante il maltempo, hanno partecipato svariate decine di persone. ”Chiediamo che venga concesso il permesso di soggiorno a tutti coloro che hanno partecipato alla sanatoria – dicono i loro sostenitori – che in quanto tale deve sanare tutte le irregolarita’ precedenti, compresa la posizione di chi ha il reato di clandestinita’; che venga allungata la durata del permesso di soggiorno, visto che le questure ci impiegano nove mesi e piu’, ogni volta, per rinnovarlo; e che venga esteso a chi perde il lavoro e ne stia cercando un altro”.

Anche la Cgil oggi ha chiesto un incontro urgente al prefetto Gian Valerio Lombardi dato che ”Milano e’ una delle province piu’ in ritardo nella regolarizzazione di immigrati” con circa 10 mila persone in attesa di risposta. Di parere diametralmente opposto il presidente del Consiglio della Regione Lombardia Davide Boni. ”Chi occupa gru ed edifici senza averne alcun titolo, mobilitando per intere settimane le forze dell’ordine – ha detto il politico leghista -, sta prima di tutto commettendo un reato”. ‘Non saranno certamente delle azioni ricattatorie e arroganti che daranno vita ad un’improponibile sanatoria – ha aggiunto – ma dinanzi alle tensioni causate proprio dagli stessi stranieri, mi auguro che il Governo risponda con un ulteriore giro di vite nei confronti dell’immigrazione clandestina e della regolarizzazione degli immigrati”.