Il sonno dei genitori genera mostri? Giampaolo Pansa: “Abolire mamme e papà del Duemila”

Pubblicato il 2 Maggio 2011 - 13:46 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Giampaolo Pansa dalla prima pagina di Libero del primo maggio lancia la sua battaglia contro mamme e papà del Duemila. La loro colpa, a detta sua, sarebbe quella di fare crescere i piccoli senza regole per poi consegnarli a un futuro “da bulli”.

La teoria viene snocciolata su tre età: quella dei più piccoli, quella dei pre-adolescenti e quella dei giovani cresciuti e rissosi. Per la fase numero uno Pansa fa l’esempio del ristorante e lo descrive così:

“Vi siete mai trovati in un ristorante quando entra una giovane coppia con un paio di bambini? La sala è tranquilla, i clienti pranzano conversando a bassa voce, nessun cellulare suona. All’improvviso, la sala diventa un inferno. I figli della coppia cominciano a scorazzare per il locale, urlano, manovrano le automobili di plastica che si sono portati da casa, s’infilano sotto i tavoli degli altri clienti. I genitori fanno finta di nulla. Anche il proprietario del ristorante non batte ciglio. Se qualcuno protesta, il padre dei bambini lo manda a quel paese”.

La fase numero due sarebbe quella delle scuole medie, dove secondo Pansa, ci sarebbero “bulli” e “ragazzini terribili che studiano poco o niente, schiamazzano in classe, si prendono gioco dell’insegnante, a volte picchiano i compagni più deboli”. Se prendono brutti voti poi, scrive ancora il giornalista, si presentano in classe a reclamare con i professori i “genitori sindacalisti dei loro figli”.

Il crescendo di un’educazione “senza regole” a detta di Pansa culmina negli adolescenti e giovanotti che si unirebbero in baby gang e risse: “Il teppismo giovanile dilaga. Non c’è più differenza tra violenti del posto e violenti immigrati. Le loro scorribande non conoscono limiti. Spesso vengono riprese dalle telecamerine dei capi banda. Poi sono affidate a YouTube oppure a Facebook”.

Al termine dell’analisi di un “processo diabolico” che matura in famiglia, Pansa trae le sue conclusioni: i genitori assolvono sempre i figli e perdonano tutti i loro errori e troppo spesso si limitano a sganciare moneta “fregandosene dell’educazione”.