Luci psichedeliche invece di droghe: Lucia 3 dà effetto allucinogeno

di Francesco Montorsi
Pubblicato il 26 Gennaio 2013 - 07:31 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Luci psichedeliche per simulare l’effetto-droga. L’avessero detto prima. L’avessero annunciato su Internet. Quanti giovani si sarebbero salvati, quanti non si sarebbero persi, quanti non avrebbero sentito le terribili ricadute che la droga fa subire a chi vuole viaggiare sulle sue ali. «Amico, questa sera, non andare al festino techno al centro sociale. Lascia stare. Basta con la solita Md. Siediti qui su questa poltrona. Ho qualcosa per te. Qualcosa che non hai ancora provato. Rilassati. Prendo la lampada. Ecco, ora comincia il viaggio». E così niente più «down», niente più mascelle dolenti, niente più sensi di colpa.

La luce, che male fa la luce?

Per chi ama le sensazioni forti, per chi vuole viaggiare nelle pieghe stroboscopiche della propria coscienza, per tutti quelli che hanno sognato peyote o funghi allucinogeni, per tutti questi è stata inventata Lucia 3. Semplice dispositivo che consiste in una lampada circondata da Led, che pende dall’estremità di un’asta.

Il partecipante si siede di fronte, chiude gli occhi. Le luci vengono proiettate sulle palpebre abbassate mentre un computer ne controlla la frequenza e lo schema. Una musica elettronica («trance» ovviamente) è sparata negli auricolari.

Secondo i suoi costruttori, un neurologo, uno psicologo e un’artista, Lucia 3 agisce sulla celebre ghiandola pineale, una ghiandola del cervello tradizionalmente legata ai più vari misticismi e accomunata allo stato di coscienza superiore, detto del «terzo occhio».

Che Lucia 3 sia o no la porta verso l’ajna chakra o quale altra illuminazione interna, quello che è sicuro è che essa è un vero e proprio viaggio. Chi l’ha fatto racconta di colori e forme che sfrecciano davanti allo schermo nero dei propri occhi chiusi: piramidi, microscopici organismi, particelle, palazzi psichedelici, colori che sgorgano dal nulla, scorrono e infine scompaiono. Una seduta di venti minuti che assomiglia ad un viaggio astrale, ad un’esperienza mistica. E tutto questo a partire di una macchina «terapeutica», senza infrangere la legge, senza acquistare sacchetti di plastica da personaggi loschi, senza dover subire il contrappasso del «giorno dopo».

Per chi è affamato di visioni, il futuro si annuncia roseo. E Dio disse «Sia la luce».