Mafia, trenta imprenditori espulsi da Confindustria Sicilia

Pubblicato il 4 Gennaio 2011 - 18:35 OLTRE 6 MESI FA

Finora oltre trenta imprenditori sono stati espulsi da Confindustria in Sicilia per non aver rispettato il codice etico che prevede la denuncia dell’industriale nel caso in cui abbia avuto richieste estorsive. Il dato è venuto fuori durante un incontro per la firma del protocollo d’intesa tra Confindustria e questura di Palermo.

”Nel capoluogo siciliano sono stati sei tra espulsi e ‘accompagnati’ nel percorso di denuncia. L’espulsione è inderogabile per l’imprenditore colluso, mentre cerchiamo di ‘accompagnare’ nel percorso di denuncia chi paga il pizzo”, ha detto il presidente degli industriali siciliani, Ivan Lo Bello. L’unica impresa espulsa a Palermo è Aedila Venusta.

”Noi ci muoviamo quando raggiungiamo la certezza che quell’impresa è coinvolta nel pagamento del pizzo o nell’organizzazione criminale”, ha detto Lo Bello.

Sul fronte delle denunce, a Palermo si è raggiunta quota trenta. ”In Sicilia – ha concluso Lo Bello – siamo già a 150. Il nostro obiettivo è buttare fuori gli imprenditori collusi, ma contemporaneamente di convincere l’imprenditore che ha pagato a denunciare”.